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Salerno – Di che qualità sono le acque dei ruscelli che sfociano sotto il lungomare? A guardare, in prossimità degli sbocchi, le acque torbide seppure bassissime ed a sentire il puzzo costante che da lì si sprigiona, ogni salernitano (o visitatore) una precisa risposta se la sarà pur data. Disagio che sembra generalizzato: non solo a Santa Teresa (il culmine con le acque rosse) o all’incrocio con via Velia, quindi. Il video mostra l’adduzione in mare all’altezza di palazzo Santoro: l’olezzo è lo stesso di qualche centinaia di metri dopo (via Velia) e l’intorbidimento delle acque, pure. Partendo da presupposto, probabilmente condiviso, che tali puzzo e colore delle acque non sono ‘normali’, le domande potrebbero essere: Il Comune ha monitorato i ruscelli per comprendere se la qualità delle acque sia la stessa dalla sorgente alla foce? Esistono analisi batteriologiche di ciò che è riversato in mare? Sono state fatte delle verifiche per capire se esistono, lungo i percorsi (quasi totalmente interrati), scarichi abusivi? Il consigliere comunale Gianpaolo Lambiase a proposito di Santa Teresa il 19 settembre, postando le foto delle acque rosse, ‘sintomaticamente’, scriveva: “L’immagine riguarda la planimetria della rete fognaria nella zona ‘ricostruita’ e da me disegnata a mano, perché il Comune non ha alcun grafico completo dei sottoservizi”.