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Salerno – Liverpool, Philadelphia, Zurigo, New York, Khinshasa sono solo alcuni dei puntini illuminati di granata sulla mappa dell’ippocampo che circoscrive gran parte del mondo. Via giacche e cravatte, i salernitani che vivono e si sono professionalmente affermati in altre nazioni hanno ceduto ad una gioia incontenibile. Pastena, via Roma, il lungomare, Torrione, Mariconda e piazza Casalbore sono lontani migliaia (in alcuni casi decine di migliaia) di chilometri ma il cuore non conosce confini.  

A Zurigo la storica Brigata Granata sez. Svizzera – Oltre i confini è un club di tifosi della Salernitana che vivono in Svizzera e Germania”. Cristiano Vito D’Aniello mostra una serie di foto. La bandiera granata, sullo sfondo il tipico paesaggio elvetico.   

Ciro Casella è il fondatore del ‘San Matteo’ pizza espresso bar di New York. Lunedì, al triplice fischio di Prontera, si è alzata una nuvola granata a Manhattan (foto in alto). Ciro Casella non stava nella pelle. Qualche ora prima aveva sfornato la pizza ‘Zitt’. La mente ritorna a quando, grazie alla pizza-Minala, divenne il miglior ristorante Little Big Italy di New York.  

A lui e alla Salernitana gli auguri di Alfonso Marchetta che, da Mercato San Severino, si è trasferito a Philadelphia: “Grande da Philadelphia e forza Salernitana”.

Il popolare tifoso-ultras Enzo Mogavero, impossibilitato a raggiungere Salerno a causa delle restrizioni-covid addobba la sua casa fatta con i classici mattoncini in stile britannico e scrive: “Serie AAA from Liverpool”. In epoca pre-pandemia era solito prenotare aerei per seguire la Salernitana sia in casa che in trasferta.

9.578 chilometri più a sud, a Kinshasa – Capitale della Repubblica Democratica del Congo – l’affermato ingegnere salernitano (di Baronissi) Donato Cosimato, tifosissimo dalla nascita, ha coinvolto moglie e figli in cori, torte e festeggiamenti (video). Salerno è dovunque. Cambia il paesaggio ma il granata che scorre nelle vene è lo stesso per ognuno.