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Salerno – Dall’ospedale al tribunale. I teppisti di fede laziale che hanno aggredito alcuni tifosi della salernitana mandandoli in ospedale, sarebbero stati identificati dalla Questura. Tra essi – si apprende – anche uno colpito da Daspo.

Quattro i giovani granata trasportati con le ambulanze: uno con la mascella rotta a causa  – verosimilmente – di una sprangata (Santo Spirito); un altro perché accoltellato tra coscia e gluteo (Gemelli) e due contusi più lievi (Santo Spirito).

I fatti sono avvenuti poco dopo le ore 16. Nei pressi dello stadio Flaminio il gruppo granata proveniente da Capaccio si stava avviando verso la zona della Curva Sud dell’Olimpico. Per arrivare ‘oltretevere’ avevano pianificato di attraversare il Ponte della Musica. Con loro altre persone, tutte a piedi. L’atmosfera non è tesa, le sciarpe granata avanzano con quelle celesti, pur senza  mischiarsi.

In viale del Vignola un’auto si ferma: gli occupanti scendono, iniziano dapprima ad insultare, poi passano all’attacco. Rapido, cruento. Dopo il fuggi-fuggi a terra restano in quattro. Il sangue scorre sul selciato, arrivano i soccorsi.

La Polizia non ci mette molto a visionare le telecamere della zona ed a risalire – attraverso la targa – ai presunti responsabili. Sono presi e portati in Questura. Se le accuse saranno confermate, i salernitani feriti potrebbero sporgere denuncia. Per rivedersi, stavolta, in tribunale.            

Stadio – Forza della rete: l’episodio è arrivato in tempo reale a conoscenza del resto della tifoseria granata, presente in oltre seimila unità allo stadio. L’atmosfera, già tesa per i pessimi rapporti tra le tifoserie e tra i salernitani ed il proprietario della Lazio, ne ha risentito. Diversi i petardi fatti esplodere sulla pista di atletica adiacente distinti e curva sud. In che modo siano stati introdotti lo si comprenderà leggendo la lettera che segue.

Andamento della gara ed episodi extracalcistici a parte, la partita del tifo non si è mai giocata. Vinta per manifesta superiorità dai salernitani.      

Lettera – Generazione Donato Vestuti fa sapere: “Gli inaccettabili episodi perpetrati, ieri a Roma prima e dopo la gara dell’Olimpico, a danno della tifoseria salernitana, impongono la presente riflessione.

Preliminarmente e non per mero stile, GDV intende ringraziare ancora una volta  per la disponibilità e la cortesia mostrata, la Questura di Salerno, sempre aperta al  dialogo e comprensiva delle esigenze dei tifosi: probabilmente senza anche una decisa  posizione della scorta al seguito da Salerno, non saremmo proprio riusciti ad accedere  all’Olimpico

Di contro non può non stigmatizzarsi l’approssimazione e la mancanza di  coordinamento di chi era deputato alla gestione del Servizo d’ordine sul posto.

Inaccettabile e priva di alcuna ragione, vieppiù in ragione del particolare momento che stiamo vivendo (ove di contro sarebbe stata necessaria diversa sensibilità) è stato il dover aspettare, a volte stipati sul torpedone e senza nemmeno la possibilità di scendere, oltre un’ora in una area abbandonata e deserta e priva di servizi.

Il paradosso è che se te lale concentramento, nelle incomprensibili intenzioni del responsabile, avrebbe dovuto fungere da zona per il prefiltraggio, il lento ma inesorabile scorrere del tempo, nella totale inerzia di chi era deputato ai controlli, ha costretto, solo alle 17.30 un repentino dietrofront, con la decisione seppur enormemente e colpvolmente tardiva di riprendere la marcia, senza che molti pullman fossero minimamente controllati, con buona pace della ragioni di tutela sanitaria, ma anche di

prevenzione!

Solo il grande senso di civiltà della tifoseria Salernitana, costretta a subire un vero sopruso, ha evitato che la situazione, di per sè normale, potesse degenerare.

Tutto ci si sarebbe aspettati a fine partita, non certo le pur dovute scuse, tranne  che avere l’ennesima amara sorpresa: la chiusura con tanto di blocco di tutti gli autogrill  nella direzione per Salerno!

Donne e persone di una certa età, ma più in generale tifosi che avevano pagato un biglietto e costretti da cotal approssimazione a perdere larghi tratti dell’incontro, privati dei più elementari diritti e libertà… finanche quella di una dignitosa pipi!

Per leale senso di collaborazione con le Istituzioni, chiederemo un incontro con le  Autorità Locali, in primo luogo con Prefetto e Questore di Salerno”.

Foto tratta da pagina Facebook del gruppo Jamm a Vrè