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Salerno – Città senza uno straccio di seria programmazione per la mobilità sostenibile. Nonostante una partecipata petizione lanciata dalla Fiab e la presentazione il 5 ottobre 2019 del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) ancora, un anno dopo, da tradurre in atti dal Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) la cui adozione è obbligo di legge in assenza della quale scatterebbe lo scioglimento del Consiglio comunale, nulla si muove con una città che in centro continua a costruire parcheggi per auto (Piazza XXIV Maggio, Trincerone Est, piazza Cavour) secondo una visione vecchia di trent’anni. Tutto in controtendenza con quanto pianificano e realizzano, invece, le città veramente avanzate: svuotano il centro da cubature di cemento in favore del verde (a Copenaghen la sola idea di costruire un condominio come il Crescent avrebbe probabilmente determinato sollevazioni popolari), si dotano capillarmente di infrastrutture su ferro (tram-metropolitane) e affiancano al catrame delle strade, reti di preferenziali per la mobilità a impatto-zero. A Salerno invece – a parte l’unico segnale in controtendenza della metro di superficie – sono le auto a guadagnare terreno, invadendo anche le isole pedonali (vedi Corso e via Abbagnano), non si sostituiscono gli alberi morti, si lasciano deperire le pochissime piste ciclabili esistenti e non si obbligano le navi in porto a spegnere i motori.

Il monito dell’Associazione Arcan: “Oggi inizia ufficialmente la settimana della mobilità sostenibile. Ovviamente Salerno non poteva mancare con… nessun evento! Purtroppo passano gli anni e nonostante le proposte e gli stimoli poco si è mosso per incentivare una mobilità alternativa a quella privata in città. Speravamo che il coronavirus potesse essere l’opportunità per realizzare anche a Salerno piste ciclabili di emergenza ma niente si è mosso, come se quel ‘tutto dovrà cambiare’ non avesse sortito nessun effetto sull’amministrazione locale. Speriamo che la redazione del PUMS, la cui progettazione è prossima ad essere affidata, possa rappresentare un cambio di passo ma è bene notare che le intenzioni non si manifestano solo con atti cartacei ma con azioni concrete. Che il 2021 sia l’anno della rivalsa”.