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Salerno – Sardine salernitane in salsa… cosacca. In piazza Amendola più che altrove la manifestazione (non meno di un migliaio i partecipanti) ha schierato il movimento sul livello (quasi) dell’estrema sinistra. “Siamo in piazza perché non ci sentiamo attualmente rappresentati: la differenza rispetto al primo Movimento 5 Stelle è il nostro antifascismo dichiarato e scolpito” dice Matteo Zagaria, 26enne ex rappresentate di classe del Sabatini-Menna. Aggiunge: “Non vogliamo rappresentare i cittadini ma aggregarci, stare in pazza, narrare i problemi reali delle persone. Non so se diventeremo mai un partito”. Della politica si dichiarano ‘nuovi’, eppure l’arte di non rispondere – alle domande scomode – l’hanno imparata subito. “Non parliamo di come è stata amministrata finora la città. Di certo stasera sta con noi Dauda Niang, il presidente della comunità senegalese che ha fatto tante battaglie per ottenere una piazza dopo lo ‘sfratto’ dal lungomare”. La prima ‘sardina’ a prendere la parola sul palco dopo l’introduttivo ‘Bella Ciao’ è stato Francesco Napoli, presidente Arcigay: “Siamo qui contro i fascismi, contro Salvini. Lo dobbiamo a tutti coloro che in questo Paese hanno fatto la ‘resistenza’, a tutti quelli non hanno cittadinanza, lo dobbiamo a tutti i genitori che qualcuno chiama ‘1 e 2’ ma che sono come gli altri seppure non abbiano i loro stessi diritti, lo dobbiamo alle ragazze e ai ragazzi stranieri che nelle nostre scuole sono ancora ospiti perché non gli diamo la cittadinanza…” e dalla piazza parte il coro “ora-e-sempre-re-si-stenza”. Non passa inosservato che, tra tante ‘sardine’, ai margini della piazza nuotassero anche tanti ‘squali’ della vecchia politica.