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Salerno – Nelle ore in cui il Presidente della Giunta regionale della Campania firma l’Ordinanza n. 90 di disciplina del graduale rientro in classe (a partire dal 24 novembre fino alle prime elementari), il Coordinamento regionale Campania dei presidenti dei Circoli di Istituto chiede “la riapertura delle scuole per tutte le classi delle primarie e delle secondarie di I grado della regione Campania dal 24 novembre”.

Almerico Ippoliti, portavoce del Coordinamento, spiega in una nota: “Il Coordinamento dei Presidenti dei CdI della Regione Campania chiede ancora una volta che, dal 24 novembre, come in tutta Italia, compatibilmente con la ‘zona’ in cui ricadrà la Regione, si riaprano le scuole dell’infanzia e tutte le classi delle primarie e delle secondarie di I grado.
È disponibile al confronto utile con il CTS e con l’Assessore regionale alla Scuola, per ragionare sulle proposte formulate dallo stesso Coordinamento. Auspica che le decisioni vengano assunte dagli Amministratori regionali, anche con una presa di coraggio, tenendo in conto i danni che si stanno generando sia agli alunni più piccoli che agli studenti più grandi, oltre che alle famiglie.
Con le scuole chiuse si sta ostacolando la formazione, l’istruzione, la salute e la socializzazione dei ragazzi creando anche una diseguaglianza sostanziale ed effettiva tra gli studenti campani e quelli del resto d’Italia; ancor più se si consentirà solo ad alcune classi di frequentare la scuola in presenza e ad altre di rimanere forzosamente a casa a seguire le lesioni in DAD.
Tra l’altro questa scelta non si giustifica con nessuna trattazione scientifica ma sembra dettata dalla sola impreparazione in materia; per questo il Coordinamento chiede se, all’interno del CTS, che decide sulla chiusura o apertura delle scuole in Regione Campania, ci siano esperti in sociologia, psicologia e pedagogia e rappresentanti titolati delle scuole, quali i Dirigenti Scolastici ed i Presidenti dei Consigli di Istituto, che rappresentano l’intera Comunità scolastica. A tal proposito, attende una precisazione dagli Organi competenti.
Inoltre, il dato aggiornato dei ricoveri riferito alla fascia di età tra gli zero ed il 19 anni vede un numero pari a zero; per questo, chiede ancora al CTS ed agli Organi preposti, se questi dati giustifichino realmente ed ancora il provvedimento di sospensione della didattica in presenza nella Regione Campania.
Inoltre, la didattica in presenza per gli alunni affetti da disturbi dello spettro autistico e/o diversamente abili, costretti da soli in classe, senza la partecipazione dei compagni, non consente l’effettiva inclusione agli stessi. Da ciò, si deduce facilmente che, le scelte didattiche proposte, non sono state certamente definite da esperti in materia”.