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Salerno – ‘Eppur si muove…’ avrebbe probabilmente ripetuto un moderno Galileo Galilei guardando il pullman che, nel pomeriggio del 18 agosto, ha atteso numerosi visitatori al varco di Molo Manfredi (foto).

L’immobilismo del settore turistico, dell’accoglienza, della ricettività, del food e del beverage determinato dalla pandemia mostra decisi segnali di cedimento. Vitali per una città e per la sua area metropolitana che, negli anni pre-covid, avevano strutturato buona parte delle proprie economie su arrivi e presenze estive ed invernali (a proposito, ci sarà l’edizione 2021 di Luci d’Artista?).

La comitiva, di ritorno da una giornata trascorsa tra Capri e Costiera, era di origine pugliese. A luglio ed agosto sono stati molti i torpedoni che hanno cercato un posto per la sosta nei pressi di Molo Manfredi. Impossibile nei week end a causa di una concomitanza di interventi.

I lavori di restayling dell’area sono in corso; il parcheggio da 700 posti auto del sottopiazza non sarà aperto a brevissimo (deve essere costruita la rampa di emissione su via Pertini e manca l’allaccio elettrico essendo il cantiere fermo in piazza Cavour); i lavori di modifica dell’imboccatura del porto hanno determinato l’occupazione del cantiere di tutta la parte nuova del Molo Manfredi, in precedenza destinata proprio a parcheggio dei bus turistici.

‘Eppur si muove’. Nonostante tutto.