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Salerno – Tra i comparti che risentono del contagio, quello dei trasporti ha delle sfaccettature che solo chi ne fa parte riesce a descrivere pienamente. E’ il caso di Simone Spinosa, direttore della sede regionale Campania della Sita Sud Srl.

  • Direttore, quali ripercussioni sta subendo la Sita?

    Simone Spinosa 

“Oggi viaggiano solo i pendolari, ossia quelli che non possono fare a meno di prendere l’autobus. Turisti e clienti occasionali sono sempre di meno. Statisticamente quasi irrilevanti. In Costiera amalfitana, ad esempio, il calo è molto vistoso. Il periodo di Pasqua certificherà l’entità del danno”.

  • Trend che incide anche sulle scelte aziendali?

“Sì. Se la situazione non dovesse normalizzarsi l’azienda non attiverebbe i servizi aggiuntivi e quindi non potrebbe procedere all’assunzione delle quindici unità stagionali previste come ogni anno”.

  • Quali sono le misure adottate per limitare il pericolo del contagio?

“Ogni giorno, presso la nostra autorimessa, sanifichiamo circa 150 bus – la metà del parco macchine – utilizzando prodotti ad alta efficacia, gli stessi che usano all’ospedale San Raffaele di Milano. Affrontiamo costi superiori ma va bene, la sicurezza prima di tutto”.

  • Distribuite le mascherine agli autisti?

“No, non è una procedura prevista dal Decreto del Presidente del Consiglio in vigore e il personale, che questo lo sa, non le ha richieste. Vedere autisti con la mascherina, poi, potrebbe indurre la clientela al panico”.

  • Annullate tutte le gite scolastiche, il Governo potrebbe anche arrivare a chiudere le scuole.

“Sono dinamiche che inciderebbero poco sulla Sita. Da anni non cediamo più i nostri bus per i viaggi d’istruzione; gli studenti pendolari hanno – generalmente – l’abbonamento annuale”.