Salerno – 17 mesi fa, il 17 maggio 2019, governatore, sindaco e RFI presentarono, in loco, il progetto di costruzione del sottopassaggio pedonale di collegamento tra la stazione ferroviaria e l’area del parcheggio della cittadella giudiziaria, lato- foce Irno. 17 mesi fa il governatore annunciò i tempi, indicando in due anni quelli necessari alla realizzazione dell’opera che avrebbe dovuto permettere “di giungere all’interno di palazzo di Giustizia, praticamente, in treno”. 17 mesi dopo non si scorgono cantieri nell’area interessata. Da dovunque la si guardi, quell’area è sgombra da gru, bulldozer, operai.
Il progetto prevede il prolungamento – co sfondamento – del sottopassaggio esistente, quello con gli ascensori che sfocia sul marciapiede dell’hotel Bruman in piazza Vittorio Veneto: ebbene il muro è integro, quasi del tutto coperto da un tabellone pubblicitario e non v’è traccia di martelli pneumatici. Più avanti, l’area nei pressi dello scalo merci laddove fu montato il palco per la presentazione del progetto oggi è sgombera da cantieri e operai, così come l’area prospiciente la cittadella giudiziaria (lato secondo ingresso). Più precisamente qui un cantiere esiste ma, assicura chi vi lavora, riguarda la ottimizzazione strutturale del parcheggio RFI sulla sponda destra dell’Irno (si sta costruendo la vasca di raccolta delle acque).
Con cortesia, RFI fa sapere: “I lavori per il prolungamento del sottopasso nella stazione di Salerno sono stati sospesi in seguito all’emergenza sanitaria, ancora in atto, che ha reso necessaria una riprogrammazione delle attività. Si prevede che possano riprendere dal 5 novembre con l’avvio di opere propedeutiche agli interventi per il futuro collegamento con la Cittadella Giudiziaria. In particolare, sarà realizzato il sifone di un collettore per lo smaltimento di acque nere la cui posizione interferisce con quella del percorso su cui si svilupperà il prolungamento”. La crisi da Covid è intervenuta circa nove mesi dopo la conferenza stampa del 17 maggio 2019. Con governatore, sindaco e RFI.
