- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Eboli (Sa) – Si discute in queste ore davanti al presidente della Prima Sezione penale del tribunale di Salerno, il giudice Mariella Montefusco, il processo che vede imputata una donna di 42 anni, accusata di omicidio stradale a seguito di un incidente stradale avvenuto il 1° luglio 2019 ad Eboli.
L’incidente mortale si verificò lungo la strada provinciale 30, nel comune di Eboli. Due i mezzi coinvolti nello schianto fatale, una Fiat Panda guidata da una donna di 42 anni, di origine rumena e residente ad Eboli e un ciclomotore Apecar guidato dall’81enne della Piana del Sele, Vincenzo Gaeta.
Secondo la ricostruzione della Procura, la 42enne alla guida della Fiat Panda – “per negligenza, imperizia e imprudenza, ed in violazione del codice della strada proseguiva ad una velocità stimata tra gli 88-90 km/h”, su un tratto di strada che secondo i periti della Procura salernitana sarebbe stato di 50km/h, cagionando quindi, secondo la pubblica accusa, la morte dell’anziano alla guida del ciclomotore a tre ruote, quest’ultimo investito dalla Fiat Panda mentre l’81enne stava effettuando una inversione a “U” in violazione del codice della strada. Secondo la Procura inoltre, sarebbe stata l’eccessiva velocità della Fiat Panda al momento dello schianto tra i mezzi, a scaraventare l’81enne fuori dall’abitacolo del mezzo a tre ruote che nell’arresto della sua corsa, si ribaltò, schiacciando l’anziano. In seguito al violento impatto, l’uomo riportò gravi ferite tale da richiedere un ricovero presso l’ospedale di Nocera Inferiore dove morì quattro giorni dopo l’incidente, mentre la conducente dell’autovettura venne rinviata a giudizio con l’accusa di omicidio stradale dalla quale ora, la donna, assistita dall’avvocato cassazionista Giovanna Sica, si sta difendendo in tribunale.
Intanto è attesa per la prossima udienza, che si terrà tra qualche mese, presso la prima sezione penale del tribunale di Salerno dove verranno ascoltati i testimoni citati dal pubblico ministero.