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Salerno – Con il voto favorevole in extremis di Nencini, i socialisti si sono smarcati da Renzi (gruppo unico al Senato), avvicinandosi al Governo. Nencini e Ciampolillo hanno probabilmente allungato la vita dell’esecutivo. Ma ora?     

Sui temi di merito i socialisti alzano la posta in attesa che, dopo mercoledì, il rimpasto porti un loro esponente a Palazzo Chigi.   

Il segretario nazionale Psi, ed il papabile nel toto ministri di oggi, è il salernitano Enzo Maraio. Che, in vista della sfida cruciale di mercoledì a Palazzo Madama, detta la linea.  Afferma: “Sulla relazione del Ministro della Giustizia Bonafede saremo chiari.

Nessuno immagini di ragionare con il Psi discutendo di ruoli, incarichi, nessuno immagini di trascinarci in discussioni umorali fra le forze politiche.

Se il Guardasigilli arriverà in Aula tentando di difendere le scelte sulla eliminazione della prescrizione, se dirà nulla sulla mancata riforma del processo penale, sugli errori che hanno portato alla scarcerazione dei boss, se avrà pulsioni giustizialiste troverà una battaglia aspra.

Su questi temi non faremo un passo indietro, nessuno sconto.

Se il Ministro, con il Governo proporranno una svolta ed indicheranno temi precisi, impegni concreti, i socialisti ci saranno. Ed allora ci aspettiamo segnali sulla riforma della prescrizione, perché vogliamo tempi certi e processi ragionevoli, ci attendiamo una accelerazione sulla riforma del processo civile come auspicato dall’Europa, la riforma del Csm, un approccio realmente garantista sul processo penale, un approccio serio alla geografia giudiziaria con la revisione della soppressione dei tribunali.

Ed ancora fondi sull’edilizia giudiziaria e penitenziaria, fondi e provvedimenti per le misure alternative al carcere. Attendiamo nuove assunzioni per la polizia penitenziaria ed interventi per garantire più dignità a questi lavoratori. È la nostra agenda. È scolpita nel nostro dna”.