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Salerno – “Ancora una volta è lo straordinario lavoro delle Forze dell’Ordine, in particolare del Comando Carabinieri per la tutela ambientale e la transizione ecologica e della magistratura – in questo caso la Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno – a svelare la fitta rete d’interessi illeciti che alimenta la criminalità ambientale in Italia”.

Legambiente interviene sulla recente operazione di ripristino della legalità che ha disvelato un ingegnoso meccanismo di smaltimento illecito di rifiuti speciali provenienti da impianti industriali.  

Stefano Ciafani e Mariateresa Imparato rispettivamente presidente nazionale Legambiente e presidente Legambiente Campania commentano: “È il deficit di impianti di riciclo ad alimentare le nuove rotte dei traffici illeciti di rifiuti, che vedono la Campania contemporaneamente sito di abbandono nei terreni e hub di partenza di ecoballe che finiscono dal Veneto alla Calabria, spesso in capannoni industriali abbandonati. C’è una domanda di recupero e riciclo a cui bisogna rispondere con efficacia e qualità, utilizzando da subito e al meglio le risorse, da incrementare, che il Pnnr destina all’economia circolare nel Mezzogiorno. Svuotando così il business malavitoso e creando invece filiere virtuose, con cui garantire  occupazione e gestione sostenibile di rifiuti speciali,  gli stessi che gestiti illecitamente diventano veleni per territori e comunità, mettendo a rischio la salute dei cittadini”.    

Immagine di repertorio.