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La relazione dell’Arpac che conferma che non c’è stata contaminazione nel fiume Irno non ferma l’operazione di bonifica nell’area dell’ex deposito dove lo scorso 15 febbraio, si è verificato Inps resa mento di liquidi provenienti da alcuni fusti che si sono rovesciati all’interno dell’opificio dismesso adiacente la Sala Bingo di Pellezzano.

Insieme ad un sospiro di sollievo, quindi, all’indomani dell’emergenza ambientale,

il Sindaco di Pellezzano, Francesco Morra, ha anche , emesso un’ordinanza, la numero 10 del 24 febbraio 2020 per la rimozione e lo smaltimento del materiale e degli ulteriori rifiuti liquidi pericolosi rinvenuti nell’ex deposito annesso all’ex fabbrica de “Le Cotoniere”. Il provvedimento impone alla società “Fondo Greco srl” in persona del legale rappresentante della stessa, nella qualità di proprietario dell’ex deposito di provvedere con la massima urgenza, e comunque, non oltre il termine di 7 giorni, alla rimozione del materiale liquido e del terreno utilizzato per l’assorbimento della pozza originata dallo sversamento; avviare ad horas la rimozione degli ulteriori rifiuti liquidi presenti nel sito; eseguire ad horas accertamenti ambientali in particolare nelle aree circostanti lo sversamento, con particolare riferimento al suolo e sottosuolo,, alla falda idrica ed alle acque superficiali del fiume Irno.

“Ringraziamo – ha detto il Sindaco Morra – l’Arpacper aver fornito in tempi rapidi i risultati delle analisi del fiume Irno a seguito dell’incidente occorso nell’ex fabbrica de “Le Cotoniere”. Abbiamo sollecitato la ditta “So.ge.ri. srl”, che dal luglio 2018 sta eseguendo la bonifica dell’area, ad accelerare gli interventi di sanificazione dell’area compromessa per evitare ulteriori complicazioni. Il tempestivo intervento delle istituzioni e delle autorità competenti, grazie anche all’allarme lanciato dai residenti locali, ha permesso di evitare un disastro ambientale”.

Intanto, la Procura è al lavoro per attribuire eventuali sanzioni al soggetto (un dipendente della So.ge.ri.) che ha ammesso le sue responsabilità, comunicando che durante le operazioni di movimento dei fusti uno o piu’ barili si sarebbero riversati sul suolo, senza che l’episodio venisse tempestivamente denunciato. Lo sversamento ha provocato la perdita di una notevole quantità di sostanze acide corrosive ed ammoniaca, provocando cattivi odori e bruciore alla gola e alla pelle di chi si trovava nella zona di Fratte in quel sabato sera.