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Si inasprisce la lotta della popolazione cilentana per scongiurare la (pianificata) chiusura dell’ospedale di Roccadaspide, prevista dal piano regionale di riordino sanitario. Migliaia di persone, gran parte delle quali hanno partecipato alle numerose ‘marce’ di protesta per le strade dell’importante cittadina della Valle del Calore, si sono quindi organizzate in un paio di comitati che stanno trovando numerosi sostenitori (e condivisioni) sui social. Tanto che, a fronte di un piccolo investimento, hanno prodotto un video che, seppur postato da poche ore, su facebook sta diventando virale. Con una soave musica di accompagnamento, il filmato è strutturato sui volti degli abitanti di alcuni dei paesi per i quali l’ospedale rappresenta l’unico baluardo di assistenza sanitaria organizzata nell’arco di molte decine di chilometri; a Sacco, Rossigno vecchia (coinvolto, pittorescamente, l’unico abitante…), Castelcivita, Aquara, Sant’Angelo a Fasanella hanno comunicato esponendo cartelli con semplici frasi contenenti l’origine dei disagi (strade chiuse, frane, assenza trasporto pubblico ecc…); le distanze, il numero delle curve. Un’opera di ingegno davvero molto efficace in termini di comunicazione. Bisognerà capire se sortirà uguale efficacia nella ricercata sensibilizzazione nei riguardi della Regione Campania, impegnata in una difficile riorganizzazione di tutto il comparto. I più attenti osservatori hanno notato che, se sulla costa le intenzioni elettorali stanno trovando – seppur a fatica – concretizzazione (riapertura ospedale di Agropoli), nella Valle del Calore tra i manifestanti in piazza vi sono anche ex rappresentati nelle Istituzioni regionali che sembrano ricercare in questa battaglia, nuove (quanto improbabili) verginità, omettendo di ricordare i ruoli apicali ricoperti per decenni all’interno di quelle stesse stanze che oggi, invece, contestano. Rifuggendo dalle responsabilità politiche.