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Battipaglia (Sa) – Il sindaco Cecilia Francese parla di “città sotto assedio” e accusa la Regione Campania. Raccoglie le idee, guarda i numerosi video dell’ennesimo rogo e scrive, di proprio pugno: “Un nuovo incendio in un’azienda che tratta rifiuti speciali. Anche questa notte Battipaglia è stata svegliata da una nube tossica di pneumatici che bruciano e dalle prime indagini sul luogo l’incendio sembrerebbe doloso. Ho immediatamente allertato l’Arpac che ha risposto con l’istallazione di una centralina per il monitoraggio dell’aria. Nelle prossime ore, e non appena i dati verranno resi disponibili dai tecnici, informerò immediatamente circa i risultati dei test. L’azienda si occupa di recuperare pneumatici in disuso, tritarli e rivendere il materiale lavorato. Proprio due giorni fa questa azienda è stata controllata per il carico di rifiuti speciali gestito. Ricordo che il Comune di Battipaglia si oppose in conferenza dei servizi in Regione Campania alla riapertura del sito, oltre un anno e mezzo fa, dopo il sequestro da parte della Polizia Locale per diverse inosservanze legislative. La società che all’epoca gestiva il sito si oppose al provvedimento di sequestro e, nelle more di bonificare l’area e ripristinare lo stato dei luoghi, la Regione autorizzò la riapertura ad un’altra società nonostante l’opposizione del Comune di Battipaglia.
La città è sotto assedio. Un assedio permesso da altri ma che oggi non è più possibile tollerare e sostenere. Il costo da pagare per la mia gente è altissimo e non sono più disposta ad attendere chissà che. È evidente che esiste un disegno criminale di sotterrare di rifiuti questa terra e inondarla di odori nauseabondi da far svenire. Anche in ragione di questo nuovo e grave episodio di questa notte, ho chiesto a Sua Eccellenza Francesco Russo, prefetto di Salerno, la convocazione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico invitando anche il Governatore della Regione Campania e il Presidente della Provincia di Salerno. Ritengo, cari concittadini, che debba prevalere il rigore istituzionale e il rispetto delle leggi ma ora devono ascoltarci e affrontare il problema senza nascondersi dietro al dito“.