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Salerno – Oltre undicimila biglietti venduti alle 20 di sabato fissano l’asticella a quota 18mila. Complice una classifica che, in caso di terzo successo consecutivo proietterebbe la Salernitana in vetta in compagnia della sola sorprendente Entella, la gara contro il Benevento risulta attesissima. E non per campanilismo; il barometro dei social volge al sereno: nei riguardi dei tifosi sanniti, pur presenti in almeno 1500 unità, si registrerà un atteggiamento di sostanziale indifferenza.
 
Molto apprezzate le parole di Ventura, tutti gli sforzi saranno allora finalizzati a sostenere la Salernitana. La gara sarà la più importante della terza giornata della cadetteria tanto che, per essere all’Arechi, il fotografo salernitano Pino Torraco sabato sera ha preso il primo volo utile dalla Lombardia: lasciata Manerbio, città nella quale lavora come insegnante in una scuola, sarà allo stadio e poi ritornerà in provincia di Brescia. A Salerno porta un video messaggio dei suoi alunni tifosi del Brescia che augurano alla Salernitana “di ritrovarsi il prossimo anno in A”. 
 
Non potrà invece esserci Enzo Mogavero, informatico e imprenditore ma, soprattutto, ultras vecchio stampo che vive a Liverpool e che, allo stadio, anima il gruppo dei distinti inferiori, lato curva nord. Dice: “Sono stato all’Arechi contro il Pescara, ora mi tocca vedere a Salernitana su Dazn ma mi sto organizzando e presto tornerò”. Mogavero è diventato ancor più conosciuto (e stimato) nell’ambiente sia perché ha organizzato delegazioni di tifosi del Liverpool ospiti varie volte all’Arechi ed in città in occasione della festa per il centenario che per le sue, oramai celebri, trasferte nelle città del nord servite da voli diretti da Liverpool.
 
Chi carica l’attesa di significati viscerali è Roberto Casella. Reduce da un pranzo con l’arcivescovo Bellandi ricorda lo smacco, il 4-0 dello scorso anno, maturato al Santa Colomba Vigorito proprio il 21 settembre, nel giorno consacrato al Santo Patrono. “Coloriamo tutto lo stadio di granata” dice a chiunque incontri. 
 
Rino Avella, ex assessore alla mobilità, ricorda “le tante trasferte fatte in gioventù a Benevento” per poi guardare al “primo posto da consolidare vincendo la terza partita consecutiva”. Non sta nella pelle anche il commercialista Andrea Rubino che, all’Arechi, lunedì porterà anche la figlioletta.
 
Da Giffoni Valle Piana l’avvocato Silvestro Amodio ricorda “i tanti derby giocati in C” fermando la mente “ai pareggi dell’’81 e dell’82 al Vestuti” ma anche “alla vittoria della Salernitana di Mario Facco con gol di Zaccaro; a quella dell’anno dopo per 2-0 con Ghio in panchina e a quella con gol di De Vitis nell’85-86”. Innegabili, ancora oggi “la gioia del 2014 quando nel recupero la Salernitana ribaltò il gol di Negro con Mendicino e Gustavo e la vittoria nel 2016 all’esordio in granata di Luis Felipe”. L’amarcord si fa profondo: “Un mio concittadino, Enzo Calabrese, nel 1961 fu l’autore del gol del 2-1. Ecco, punterei su questo risultato…”.