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Salerno – Chiedono agevolazioni su una serie di pagamenti, dai contributi previdenziali ai ratei di mutuo, i taxisti salernitani che, attraverso le organizzazioni sindacali di categoria (Claai, Unione Artigiani, UGL Taxi, Federtaxi Cisal, TAM, Satam, Unimpresa, ATITAXI, USB Taxi, Orsa Taxi, UTI, Associazione tutela legale Taxi) hanno scritto una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri competenti per lanciare un grido d’aiuto in seguito alla crisi provocata al settore dopo  l’emergenza  coronavirus. “La crisi grava pesantemente sugli operatori del settore oramai allo stremo e non più in grado di poter continuare la  propria attività- si legge nella lettera che  in considerazione dei provvedimenti che il Governo si appresta a varare nel  prossimo “Decreto Agosto” avanza una serie di richieste – la previsione della cassa integrazione in deroga;  lo sgravio totale dei contributi INPS dell’anno 2020  per i titolari di licenza taxi che esercitano in forma di impresa artigiana  e lo sgravio totale dei contributi previdenziali INPS e INAIL previsti per i propri lavoratori dipendenti, per sforamento dei parametri ISA 2020”. Le organizzazioni dei taxisti chiedono altresì la sospensione, per tutto l’anno 2020, di ogni rata di mutuo o di finanziamento relativo agli acquisti inerenti i veicoli necessari per l’espletamento del TPL non di linea taxi; l’erogazione di un contributo a fondo perduto per le imprese artigiane calcolato in funzione della differenza di fatturato o corrispettivi fra l’anno di imposta 2019 e il 2020 per i mesi di giugno, luglio e agosto. “Il settore taxi – spiega Gaetano Ricco, consigliere camerale e rappresentante della Claai Salerno -, è uno dei settori più penalizzati al pari delle aziende operanti nel turismo e nella ristorazione, in mancanza di provvedimenti in nostro favore ci impegneremo a mettere in atto tutte le forme di protesta previste dall’ordinamento”.