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Salerno – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma di Italia Nostra Salerno. Di seguito il testo completo.

“Il 25 ottobre non è solo un giorno utile per avere memoria del disastroso evento dell’alluvione di Salerno, Vietri sul Mare, Cava de Tirreni, Maiori, Minori, Tramonti, è un giorno importante per sensibilizzare i cittadini ad essere i primi difensori del proprio territorio, ad agire per la tutela dell’ambiente, anche per prevenire i rischi idrogeologici. Soprattutto lì dove le Istituzioni, ad ogni livello di competenza, appaiono sempre più distratte.

Non sono sufficienti i proclami di incentivi economici per la tutela del territorio da rischi idrogeologici, ma occorre una sensibilità civica che faccia ogni cittadino vigile e responsabile della mancata tutela e prevenzione da parte delle Istituzioni. Le associazioni, si sono attivate dal lontano 2009, per la tutela ambientale e paesaggistica del territorio salernitano, in particolare contrastando la ben nota edificazione del fabbricato privato Crescent che ha determinato per meri obiettivi economici la deviazione del Torrente Fusandola nell’area di Santa Teresa. Caso più unico che raro nel panorama nazionale.

Eppure, le leggi sulla tutela delle acque pubbliche non consentono costruzioni sulle sponde e sugli alvei dei torrenti, figuriamoci se possano consentire la edificazione sopra un torrente.

A distanza di 65 da quel tragico evento che nell’area salernitana causò oltre 300 vittime, viene certificato da organi pubblici che le Istituzioni, in primis il Comune di Salerno, hanno deviato il Fusandola precipuamente per consentire la realizzazione di un mega edificio privato, a destinazione residenziale e la mega piazza. La non consentita deviazione del Fusandola nasce dunque da illegittime esigenze edilizie ed urbanistiche. Nulla di più incredibile.

Eppure da sempre abbiamo evidenziato e denunciato in tutte le sedi, anche a Ministri competenti, alla Regione, al Comune, al Demanio e alla Magistratura, che tale operazione non è possibile né sul piano giuridico e né sul piano della logica. Oggi dobbiamo riscontrare che quanto da noi da sempre sostenuto corrisponde al vero!

Una deviazione del torrente è prevista esclusivamente per ragioni di salvaguardia del regime idraulico, ma non certamente per far spazio ad una edificazione privata e pubblica. Addirittura abbiamo appreso che non è stata nemmeno rilasciata la necessaria autorizzazione idraulica, prevista in caso di deviazione per motivi di tutela e libero deflusso delle acque. La stessa copertura del Fusandola contrasta con la legge, in quanto possibile esclusivamente per ragioni di pubblica utilità idraulica.

La deviazione abusiva, con l’insabbiamento continuo alla foce, determina a dire sempre degli organi pubblici, una importante criticità idraulica proprio nel tratto iniziato dell’alveo tombato, in corrispondenza della strada che porta il nome del torrente Fusandola, con conseguente pericolo di fenomeni di esondazione. Non ci saremmo mai aspettati che proprio quest’area sensibile dovesse essere individuata dalle Istituzioni per ragioni meramente edilizie. E’ per questo che rivolgiamo ancora una volta un appello a tutte le Istituzioni affinchè tutelino l’area, difendano un territorio sensibile, proteggano, con i fatti, l’incolumità pubblica”.