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Ha chiuso il reparto covid modulare dell’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Sono attualmente 32 i pazienti covi d’, solo quattro sono ricoverati al Ruggi. Gli altri sono al Da procida e solo sei in Sub intensiva.

Sono stati oltre 200 i pazienti che sono stati ricoverati nella struttura, finita, al momento della realizzazione  nel mirino di una polemica per i fondi utilizzati e ritenuta inutile perché sono stati necessari più mesi del previsto per la sua entrata in funzione. Oggi a difendere l’utilizzo dell’ospedale modulare è stato ancora una volta il direttore generale dell’azienda, Enzo D’Amato che, festeggiando la chiusura del reparto e quindi il superamento dell’emergenza, ha annunciato una serie di novità che riportano la gestione della sanità in un regime di normalità.

Oggi riapre anche il reparto di rianimazione dell’ospedale di Cava de’ Tirreni e si avviano delle nuove progettualità Per l’ospedale ma italiano come il nuovo pronto soccorso. Ma novità importanti riguarderanno anche il Ruggi dove si avvia la chirurgia robotica. Per il Da procida, invece, la fine dell’emergenza significherà la ripresa del polo per la riabilitazione.