A Scafati, mentre in gran parte dei comuni italiani i cittadini stanno già provvedendo al pagamento della seconda rata Tari, i contribuenti attendono ancora di ricevere i bollettini. Un ritardo che, secondo Fratelli d’Italia, mette in luce le gravi lacune organizzative dell’amministrazione comunale.
“Probabilmente siamo l’unico centro in Italia – afferma Mario Santocchio, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – dove sono i cittadini a dover sollecitare l’invio della Tari. Altrove la macchina amministrativa funziona e le famiglie hanno già ricevuto e in parte pagato la seconda rata. Qui, invece, tra papocchi e approssimazioni, si è ancora fermi alla fase di postalizzazione”.
Il nodo non è solo organizzativo, ma anche economico. “Un ente in deficit strutturale come il nostro – prosegue Santocchio – non può permettersi di gestire in maniera così superficiale un tributo fondamentale come la Tari. Manca la programmazione, mancano verifiche preventive, e si continua a sprecare denaro pubblico”.
Il coordinatore cittadino di FdI lancia anche una proposta operativa: “Noi non ci limitiamo a criticare, ma come sempre vogliamo essere collaborativi. Oggi la tecnologia consente di notificare gli avvisi via posta elettronica certificata, come già accade in tanti comuni. Questo significherebbe risparmio per le casse comunali, puntualità nella trasmissione, maggiore tutela ambientale e meno carta sprecata”.
La critica di Santocchio, già presidente del consiglio comunale di Scafati, si concentra infine sulla gestione pratica dell’invio: “È inaccettabile che nel 2025 si continui a imbustare migliaia di lettere cartacee, spendendo cifre consistenti, e per di più senza riuscire a garantire un servizio efficiente. Ai cittadini vanno offerti servizi moderni e funzionali, non questa continua dimostrazione di incapacità amministrativa”.