La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha recentemente accolto il ricorso presentato da decine di cittadini della Valle dell’Irno, riconoscendo la responsabilità dello Stato italiano per la mancata tutela dei diritti fondamentali in relazione all’attività delle Fonderie Pisano.
La decisione rappresenta un passaggio storico nella lunga vertenza ambientale e sanitaria che coinvolge il territorio salernitano: la CEDU ha infatti confermato che le istituzioni italiane non hanno garantito un livello adeguato di protezione dei diritti alla salute e a un ambiente salubre, determinando una violazione grave e reiterata degli obblighi internazionali in materia di diritti umani.
Alla luce di questa importante pronuncia, l’Associazione Salute e Vita promuove un incontro pubblico articolato in due momenti, in programma per venerdì 25 luglio presso la Casa del Volontariato, in via Filippo Patella 2/b, Salerno.
Ore 11:00 – Conferenza stampa
La mattinata sarà dedicata a una conferenza stampa aperta alla cittadinanza e agli organi di informazione. Saranno illustrati i contenuti della sentenza e le sue implicazioni giuridiche, ambientali e sociali. L’appuntamento costituirà un momento essenziale per rilanciare l’attenzione pubblica sul caso e ribadire con forza la necessità di una chiusura definitiva dello stabilimento.
Ore 17:30 – Incontro pubblico con lo Studio legale internazionale Saccucci & Partners
Nel pomeriggio si terrà un incontro con la partecipazione del Prof. Avv. Andrea Saccucci e dell’Avv. Roberta Greco, che illustreranno le prossime azioni da intraprendere in sede europea e nazionale. L’appuntamento rappresenta un’importante occasione di approfondimento e confronto, nonché un momento di formazione sul significato giuridico della sentenza e sulle possibilità che essa apre per il riconoscimento dei diritti dei cittadini coinvolti.
La decisione della CEDU segna un passaggio decisivo in una battaglia portata avanti da anni da comitati, associazioni e singoli cittadini. L’incontro del 25 luglio si propone come tappa essenziale di un percorso collettivo che mira non solo a ottenere giustizia per quanto accaduto, ma anche a costruire le condizioni per una vera tutela della salute pubblica e per una gestione trasparente e responsabile del territorio.
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