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“Salerno vive una fase di apparente ripresa economica. I numeri del Rendiconto Sociale INPS Campania 2024 mostrano un tasso di occupazione in crescita, dal 48,7% del 2023 al 51,4% nel 2024, e una disoccupazione in calo dal 15,1% al 12,4%.
Ma dietro queste cifre si nasconde una realtà molto più fragile: oltre il 41% delle persone in età lavorativa resta fuori dal mercato del lavoro, senza un impiego né percorsi di attivazione. Parliamo di più di 281 mila cittadini salernitani. In questo contesto, le misure di sostegno come l’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), che dovevano rappresentare la svolta del nuovo welfare, coprono solo una minima parte della popolazione in difficoltà. Nel 2024, infatti, a Salerno sono stati accolti 21.608 ADI e 3.202 SFL, per un totale di 24.810 beneficiari, appena l’8,8% degli inoccupati. Ciò
significa che oltre il 90% delle persone senza lavoro non ha ricevuto alcun tipo di sostegno o opportunità.
“Non possiamo parlare di ripresa se il sostegno pubblico arriva solo a una piccola parte dei disoccupati. Servono percorsi di riqualificazione concreti, legati ai settori produttivi reali del territorio, a partire dall’edilizia”, dichiara Patrizia Spinelli, Segretaria FENEAL UIL Salerno.
Proprio l’edilizia, infatti, rappresenta oggi uno dei comparti in maggiore espansione, grazie anche agli interventi legati al PNRR e alla rigenerazione urbana. Tuttavia, molte imprese faticano a trovare operai qualificati e tecnici specializzati. È qui che entra in gioco la proposta della FENEAL UIL: attivare corsi specifici di formazione professionale attraverso l’Ente Bilaterale Ente Scuola Edile. Corsi mirati, che accompagnino i giovani e gli inoccupati verso un’occupazione certa e qualificata.
Un’attenzione particolare deve essere rivolta anche alle donne, che rappresentano ancora la fascia più esclusa dal mercato del lavoro salernitano, con un tasso di inattività del 59,6%. L’edilizia non deve più essere vista come un settore “solo maschile”: grazie ai percorsi formativi mirati, si possono aprire nuove opportunità anche per le lavoratrici, ad esempio nei cantieri archeologici, nel restauro o nella digitalizzazione dei beni culturali.
L’obiettivo del sindacato è chiaro: trasformare l’edilizia in una leva di inclusione sociale e di sviluppo duraturo, capace di dare prospettiva a chi oggi resta ai margini.
Salerno non può permettersi di lasciare indietro migliaia di persone.
Dietro ogni numero c’è una famiglia, un giovane, una donna che chiede dignità e futuro. E l’edilizia, con il suo bisogno di forza lavoro e professionalità, può e deve essere la risposta concreta a questa domanda di lavoro vero e stabile”, così nella nota il Segretario Generale FENEAL UIL Salerno, Patrizia Spinelli.