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Salerno – Attacco del sindaco Vincenzo Napoli ai tifosi della Lazio. Dal palco, derogando dal messaggio ufficiale scritto ieri prima della semifinale di Coppa Italia tra Milan e Lazio, ha detto: “Salerno s’inchina e rende onore ai caduti per la Libertà. Questo sacrificio ci permette oggi di celebrare la Liberazione e di riaffermare i valori costituzionali fondamentali: democrazia, giustizia, solidarietà. Queste conquiste vanno difese ogni giorno con fermezza e con coraggio senza nessun cedimento e senza nessuna negoziazione. E’ intollerabile che sia stato srotolato uno striscione ed inneggiato a Mussolini a Piazzale Loreto: non possiamo e non dobbiamo permetterlo! Le Istituzioni, le Forze Armate e dell’Ordine, la Società Civile, la Scuola, i Lavoratori e le Imprese devono impegnarsi ogni giorno, come insegnava Calamandrei, per rendere viva la Costituzione. Un monito che sentiamo particolarmente nostro a Salerno, Capitale ideale, politica ed istituzionale della Nuova Italia nata dalla Resistenza e dal Risorgimento. Cantiamo con forza ‘Bella Ciao’ tutti insieme e gridiamo “W il 25 Aprile”. Parole che, nel giorno della revoca a Benito Mussolini della cittadinanza onoraria da parte del sindaco di Sarno Giuseppe Canfora, non sono piaciute al deputato salernitano Gigi Casciello di Forza Italia: Con pieno rispetto istituzionale ho partecipato alle celebrazioni del 25 aprile: festa della libertà, patrimonio di tutti gli italiani. Ringrazio il Prefetto di Salerno Francesco Russo per il suo intervento autorevole e da uomo delle istituzioni. Resta però ancora lunga la strada da percorrere perché questo giorno non sia una pretesa e una rivendicazione di parte della sinistra. Il sindaco di Salerno e il presidente della Provincia non hanno rinunciato a trasformare la celebrazione del 25 aprile in un comizio elettorale rappresentando l’Italia come un Paese ad un passo dal regime dittatoriale e insistendo, tra l’altro, su ‘valori non negoziabili’. E che dire del momento inaccettabile in cui da una parte del pubblico è stata intonata ‘Bella Ciao’ coprendo la preghiera per la Patria: scelta certo non casuale… Eh no, anche per il 25 aprile, cari sindaco e presidente della Provincia, solo la verità non è negoziabile, non i ‘valori’ di ciò che resta della sinistra italiana”.