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Sant’Angelo a Fasanella (Sa) – Per il terzo incontro finalizzato alla formazione tecnica interna, la Scuola di Speleologia Lucana ha scelto la splendida e suggestiva grotta di Fra’ Gentile di Sant’Angelo a Fasanella, piccolo Comune medievale salernitano degli Alburni. “Abbiamo così concluso – spiegano gli istruttori – la fase di informazione e formazione in una delle cavità più conosciute e importanti del massiccio carsico dei Monti Alburni: la grotta di Fra’ Gentile”. La Scuola di Speleologia Lucana della Commissione Nazionale Scuole di Speleologia – Società Speleologica Italiana  è stata avviata nel marzo 2016 ad opera del Gruppo Speleo Melandro di Satriano di Lucania e del Gruppo Speleo Castel di Lepre di Marsico Nuovo, entrambi in provincia di Potenza. La Scuola è sotto il coordinamento regionale della Campania, Molise e Basilicata e può contare su un organico di cinque componenti tra istruttori e aiuto istruttori di tecnica; organizza corsi (teoria e pratica) di avviamento alla speleologia e approfondimenti tecnici e scientifici avvalendosi di tutte le conoscenze e le competenze disponibili all’interno degli stessi gruppi e sul territorio al fine di fornire la migliore preparazione scientifica possibile e garantire lo standard di sicurezza nelle attività programmate. (Fonte foto: SSL)

Il complesso dei Monti Alburni è una catena montuosa che si estende tra le valli dei fiumi Calore, Tanagro e Sele. Sono conosciute come le Dolomiti del Sud. Anche qui, come sul Monte Cervati, ci troviamo di fronte a fenomeni carsici di grande rilevanza: inghiottitoi, doline, grotte e cavità. Il nome deriva dal Monte Alburno o Monte Panormo che, con i suoi 1742 metri, è la cima più alta dell’intera catena montuosa. Da notare l’antichissima scultura rupestre dell’Antece (1125 m), la Grotta di Fra’ Gentile e la Grotta-Chiesa rupestre di San Michele, nel Comune di Sant’Angelo a Fasanella. La Grotta di Fra’ Gentile è uno spettacolare inghiottitoio carsico con due grandi aperture. Si presenta con un maestoso ingresso profondo circa 233 metri. Il nome della grotta deriva dal brigante Fra’ Gentile che in questo luogo trovò il suo nascondiglio. (fonte: www.outdorcilento.com)