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Salerno – Il forcing di Ascoli e Padova sembrava mettere a rischio il trasferimento di Matteo Ricci alla Salernitana. Alla fine l’operazione è andata a segno grazie alla ferma volontà del calciatore di vestire il granata. Il calciatore è stato prelevato in prestito dalla Roma con diritto di riscatto e contro riscatto. Giovani ed operazioni in economia continueranno a segnare il calciomercato della Salernitana. Nel corso di un briefing Lotito ha confermato a Bollini il budget ridotto e l’obiettivo salvezza. Il tecnico ha sposato la linea con la speranza che la società possa fare un’eccezione per uno o due calciatori di qualità. Il tecnico ha contattato personalmente Minala per convincerlo a proseguire l’avventura in granata. Dopo gli iniziali tentennamenti il calciatore ha dato una risposta affermativa e presto dovrebbe aggregarsi al gruppo in ritiro a Roccaporena. Stesso discorso per il brasiliano Luiz Felipe che era tornato alla Lazio dopo aver fatto soltanto intravedere le sue qualità a Salerno. Spazio alla linea verde per il ruolo di portiere: il lituano Adamonis e il romeno Cojacaru si giocheranno una maglia da titolare. Resta il nodo centravanti da sciogliere con la società che vorrebbe puntare su un elemento di prospettiva. Sullo sfondo resta l’opzione Riccardo Maniero che non convince del tutto il tecnico. 

Sfuma intanto uno degli obiettivi di mercato. Il difensore centrale Nahuel Valentini ha firmato per l’Oviedo (seconda divisione spagnola). Il calciatore aveva raggiunto un accordo di massima con Fabiani ma nell’operazione si è inserita con decisione l’ambiziosa società spagnola che ha convinto il calciatore ad accettare il trasferimento in terra iberica. Il dg granata aveva puntato forte su Valentini per la sua versatilità. Il calciatore può essere impiegato anche come terzino destro. 

                                                                                                                                                                                                                                                                                      Giuseppe D’Alto