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Salerno – “Al momento si tratta di un sequestro, al quale faranno seguito altri interventi”. E’ il secco e lapidario commento rilasciato questa mattina dal Questore di Salerno, Ficarra sull’operazione in corso ed i 18 gli avvisi di garanzia che la squadra mobile di Salerno sta notificando a carico di funzionari pubblici e legali rappresentanti di società, indagati a vario titolo per corruzione e intestazione fittizia di beni, con il conseguente sequestro di quelli riconducibili a loro riconducibili. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Salerno, erano state avviate dopo i festeggiamenti del 9 e 10 giugno 2019 per l’elezione, con il secondo turno al ballottaggio, del nuovo sindaco di Capaccio, Franco Alfieri, diventato noto per le “fritture di pesce”. Per celebrare la vittoria diverse ambulanze, una delle quali a successivi controlli, risultò anche priva dei presidi sanitari necessari, della Croce azzurra di Agropoli e Capaccio Paestum sfilarono con lampeggianti e sirene accese per le strade del comune della provincia di Salerno.
I mezzi in questione appartengono alla società Squecco, di proprietà di Roberto Squecco, noto imprenditore delle pompe funebri e condannato in primo grado, con pena ridotta in Appello e confermata di recente in Cassazione per il reato di associazione di tipo mafioso e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Era stato lui stesso con una lettera a scusarsi per il gesto “goliardico“. Il valore dei beni ammonterebbe a tre milioni di euro. La funzionaria pubblica è la responsabile dell’Asl che aveva concesso l’autorizzazione alle società di emergenza coinvolte a fare servizio per il 118.