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Salerno – Una medico salernitano, originario di Camerota ma residente a Parma, nelle ultime ore sta raccontando ai media italiani l’orrore dello Sri Lanka (il bilancio aggiornato racconta di 290 morti). Vicinissima ai luoghi dalla morte, la dottoressa Giusi Bortone racconta all’Ansa del coprifuoco che li ha tenuti “chiusi in albergo” e dell’intenzione di “allontanarci al più presto da Colombo”. Atterrata nel giorno degli attentati per una vacanza in compagnia del fidanzato, dice all’Ansa: “Siamo arrivati alle 10 e mentre stavamo ritirando i bagagli un ragazzo ci ha informato delle esplosioni. Poi abbiamo visto le immagini dei tg in aeroporto. Siamo partiti da Milano e quando siamo arrivati all’aeroporto di Colombo non si respirava aria di terrore, eravamo tutti tranquilli. Però le immagini che abbiamo iniziato a vedere sono state a dir poco terrificanti. E solo allora abbiamo capito la gravità della situazione. Una volta arrivati in albergo, non siamo praticamente più usciti. Secondo il nostro programma di viaggio, volevamo prendere un treno panoramico per scendere a sud, per ora abbiamo solo pensato di allontanarci da Colombo il più presto possibile ma con un autista privato. Ci ha anche contattato la Farnesina per avvisarci delle esplosioni, fornendoci un numero da contattare in caso di emergenza”.

Fonte: Ansa