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di Giuseppe D’Alto

Salerno – Minala è entrato di diritto nella storia della Salernitana. Il suo gol al 96′ sarà ricordato come quello di Breda al  76′ nel 1994 e il guizzo di Lazzaro al 94′ al San Paolo di Napoli. La prodezza del camerunese è stata macchiata dall’espulsione arrivata a fine partita per aver provocato la rissa con  Lazzerini e Migliorini dell’Avellino. Al triplice fischio Minala ha esultato zittendo i tifosi irpini. Negli spogliatoi il calciatore ha confermato il provvedimento disciplinare ma ha ridimensionato l’episodio: ‘Ho semplicemente portato il dito in bocca ma non credo di aver fatto nulla di particolare. Alla fine l’arbitro mi ha espulso ma sinceramente non ho compreso il perché’. Il centrocampista ha raccontato le sue sensazioni: ‘Una gioia indescrivibile, il gol è stato bellissimo e lo ricorderò a lungo’. Il calciatore granata si è soffermato sull’importanza del risultato centrato dalla Salernitana ad Avellino. ‘Abbiamo conquistato tre punti fondamentali che ci ripagano delle amarezze precedenti. Stiamo lavorando bene in settimana ed iniziamo a raccogliere i frutti di tanti sacrifici’. Nel mirino della Salernitana c’è il Frosinone, una delle favorite alla vittoria del torneo di serie B. ‘Peccato non esserci, in ogni caso non dobbiamo guardare all’avversario. Possiamo essere competitivi con tutti’. Il centrocampista ha dedicato il gol al papà. ‘Mi ha aiutato dall’alto del cielo’. A fine gara il calciatore ha pubblicato una Stories su Instagram in cui esulta con Odjer negli spogliatoi. Un urlo liberatorio per la Salernitana e per i tifosi che sognano un futuro importante. Caroselli in città.