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Salerno – I rincari sulla Tari e sulla tassa di soggiorno. E’ su queste due voci contenute nel bilancio previsionale – che dovrà essere votato nella prossima seduta del Consiglio Comunale il 29 marzo – che si è acceso il confronto tra il sindaco, Vincenzo Napoli, l’assessore al Bilancio, Luigi Carmelo Della Greca, e i consiglieri di maggioranza. Alla fine, il primo cittadino è riuscito a far ingoiare il boccone ai consiglieri che voteranno i rincari delle due imposte. A patto che – è su questo nodo che si è giocata una mediazione durata parecchie ore – la tassa di soggiorno non venga comunque ritoccata. In sostanza, in questa fase i consiglieri daranno il loro via libera a tutto il pacchetto, compresa la tassa sui pernottamenti, salvo ridiscutere tutto l’impianto prima che entri in vigore il primo di giugno, così come previsto. Un nuovo stress test per la fragile maggioranza a Palazzo di Città, scaturito soprattutto dalla sofferenza di tanti consiglieri che vorrebbero maggiore protagonismo nelle decisioni dell’Amministrazione.

“Siamo noi a metterci la faccia, quindi dobbiamo sapere che cosa votiamo. La situazione di crisi è evidente ed è assurdo aumentare una tassa anche solo di un centesimo“, è il mantra che ripetono i consiglieri e la sostanza di un quadro politico in sommovimento.

el.ted.