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La data è già fissata in calendario: il 20 febbraio a Roma, presso il Ministero dello sviluppo economico, potrebbe esserci una svolta per il futuro della Treofan di Battipaglia.

Ma i lavoratori, la cui cassintegrazione scadrà il prossimo 31 marzo, colpiti da una lettera di pre licenziamento collettivo da parte della nuova proprietà, la multinazionale indiana Jindal, hanno deciso di non attendere la data fermi, e come hanno sempre fatto, nell’anno che ha accompagnato il percorso di chiusura dell’azienda, anche questa volta hanno voluto inviare un messaggio forte, di attaccamento all’azienda e allo stabilimento industriale.

Ieri, i lavoratori si sono ritrovati nello stabilimento, dove ufficialmente dovrebbero garantire la sicurezza con un minimo di monte ore, ma si sono messi a pulire il sito a dimostrazione del forte senso di attaccamento al lavoro. Un messaggio anche al possibile nuovo acquirente dello stabilimento. I lavoratori sperano che l’advisor Vertus  possa portare una proposta seria di reindustrializzazione del sito al tavolo in programma il prossimo 20 febbraio al Mise.