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Si conclude con successo l’iter diagnostico terapeutico della turista americana colpita da ictus ischemico acuto durante la sua vacanza in costiera amalfitana, vicenda che ci ha consentito di raccontare una storia di buona sanità e di collaborazione multidisciplinare, necessaria a salvaguardare vite umane. La giovane donna, l’11 luglio scorso, è stata trasportata al Ruggi dove prontamente, l’equipe medica della UOC di Neuroradiologia, diretta dal dottore Daniele Romano, ha provveduto a praticarle una ricanalizzazione percutanea, in collaborazione con l’equipe medica della UOC di Neurologia, diretta dal Prof. Paolo Barone, nella Stroke Unit coordinata dalla dottoressa Maria De Gregorio. Successivamente e con la stessa celerità si è anche provveduto all’iter diagnostico per la ricerca del forame ovale pervio, ovvero una condizione anatomica presente a livello del cuore che nei casi di ictus ischemico giovanile, cosiddetto criptogenico, può essere responsabile come ampiamente dimostrato, del fenomeno dell’embolia sistemica paradossa, che in questo caso ha raggiunto le arterie celebrali.