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Di Santi in Paradiso noi abbiamo solo San Tommaso”: si presentano con questo striscione sotto i portici di Palazzo di Città i genitori, i docenti e oggi anche i piccoli alunni dell’Istituto Comprensivo San Tommaso d’Aquino di Fratte che, per il secondo giorno consecutivo, protestano contro la modifica del piano di dimensionamento scolastico che smembra il loro istituto annettendone una parte al comprensivo di Giovi ed Ogliara ed un altro al Calcedonia. Ieri, dopo un primo confronto con il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, sembrava essersi aperto uno spiraglio per poter far rientrare la modifica ma, nel pomeriggio è arrivata la delibera che mette nero su bianco lo smembramento e ha portato ad una nuova esplosione della rabbia delle famiglie. Oggi gli alunni hanno scioperato con un sit in prima davanti ai cancelli delle tre sedi dell’Istituto Comprensivo, a Fratte, Matierno, e in via Calenda ed infine una corposa delegazione dei tre plessi si è spostata sotto i portici di palazzo di città dove è stata ricevuta dall’assessore alla scuola Gaetana Falcone. Ma all’esito della riunione, attesa tra cori degli degli stessi bambini, la protesta si è nuovamente infiammata ritenendo l’incontro non proficuo e privo di risposte oggettive che dessero spiegazioni plausibili della scelta di smembrare la scuola. Le mamme hanno accolto tra fischi e urla “vergogna, vergogna” l’assessore alla scuola, Gaetana Falcone.