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Salerno – Fratelli d’Italia si organizza, in regione e in provincia di Salerno, in vista delle prossime scadenze elettorali. Nuove nomine e candidature disegnano il processo di crescita di un partito che, a livello nazionale e sotto la guida di una – ora più matura – Giorgia Meloni, mette nel mirino il terzo posto per numero di consensi con il superamento del Movimento 5 Stelle. «Saluto con piacere la nomina di Giuseppe Fabbricatore a commissario provinciale: sono certa che svolgerà il suo compito nell’interesse del Partito e della sua crescita» afferma Imma Vietri, che nei giorni scorsi ha lasciato l’incarico di portavoce provinciale di Salerno di Fratelli d’Italia. «Ringrazio per la fiducia accordatami circa tre anni fa, i vertici del Partito nelle persone del Presidente  Nazionale onorevole Giorgia Meloni, del’onorevole Edmondo Cirielli e del senatore Antonio Iannone, al quale faccio i miei complimenti per il nuovo incarico di Commissario regionale. Ringrazio i dirigenti tutti, gli amministratori e il movimento di Gioventù Nazionale per avermi supportato nelle attività e nel radicamento del Partito su tutto il territorio provinciale di Salerno. La scelta di candidarmi al Consiglio regionale rappresenta per me la possibilità di proseguire il lavoro svolto in questi anni a favore del territorio contribuendo anche con il mio impegno a realizzare un progetto di reale cambiamento per la regione  Campania».

Cirielli, intanto, attacca Pansa: “Un capo della Polizia di Stato che si è permesso di insultare un suo agente non avrà mail il mio  sostegno”. Lo dichiara il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli (FdI) rispetto all’ipotesi della candidatura di Alessandro Pansa alla presidenza della Regione Campania per il centrodestra. “Stiamo parlando della stessa persona che insultò un poliziotto del Nucleo Artificieri Antisabotaggio della Questura di Roma che, nel 2014, fu accusato ingiustamente di aver calpestato una manifestante durante gli scontri tra movimenti antagonisti che si verificarono nella Capitale. Pansa, invece di difendere il suo dipendente ed attendere l’esito del processo, lo offese pubblicamente. Non ebbe il coraggio di schierarsi dalla parte dell’agente  e lo abbandonò alla gogna mediatica anticipando, di fatto, una condanna che non c’è stata. Il poliziotto, successivamente, è stato assolto con la formula perché il fatto non sussiste dal tribunale di Roma. Io sarò sempre dalla parte delle forze dell’ordine. E, dunque, ritengo che la candidatura di Pansa sia improponibile” conclude Cirielli.