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Caserta –  “Campagna elettorale? Perché la stanno facendo?” Intervenuta alla Reggia di Caserta per il convegno “Il Ruolo della Scuola”, la segretaria della Cgil Susanna Camusso risponde con una battuta  alla domanda dei giornalisti che le chiedono un giudizio sui contenuti e sui toni della campagna dei partiti per le Politiche del 4 marzo prossimo.

Poi, però, si fa più seria. “E’ campagna elettorale ‘sovra tono’ – dice – ma è da tempo che le cose vanno così in Italia. L’idea che mi sono fatta è che si moltiplicano le singole proposte, ma manca un’idea di società, e non si interviene sui nodi strutturali di questo Paese, penso all’inclusione, al disagio sociale, alla rarefazione della frequentazione scolastica, per restare al tema della scuola che oggi stiamo affrontando alla Reggia. Ci si continua ad immaginare una separazione tra condizione concreta del cittadino e dibattito politico”.

La Camusso specifica poi il suo pensiero parlando poi di argomenti concreti, come l’immigrazione, spesso affrontata dai partiti con slogan, o la stessa scuola. “Immigrazione e scuola – dice – sono temi che non vengono affrontati. Non si può affrontare il tema della scuola come si è discusso fino ad ora, tra tagli e modelli dirigenziali, senza porti il problema della dispersione e dell’inclusione. Penso che nessuno voglia affrontare i nodi strutturali del Paese concretamente, penso anche al lavoro e all’occupazione, per cui si continua a parlare di riforme senza interloquire con le persone, e ciò accresce nella gente un senso di estraneità”.

La segretaria confederale del maggiore sindacato italiano dice la sua anche su quello che potrebbe essere il livello di partecipazione degli elettori al processo elettorale, in una parola l’astensione prevedibile il 4 marzo. “L’astensione – afferma la Camusso – è un sentimento che c’è, e te ne accorgi parlando con le persone”. “Io però – prosegue – sono fautrice del voto come diritto e dovere, spero dunque che l’astensione non sia alta, ma in questa campagna non si è suscitata una passione nei cittadini verso la partecipazione”. conclude.