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Benevento – Le maggiori criticità di natura sociale, ambientale ed urbanistica sono state affrontate questa mattina presso il Cesvob di Viale Mellusi nel corso di un incontro promosso dal Laboratorio Civico 22 con alcune associazioni del territorio. Ettore Rossi, Pasquale Orlando, Pasquale Basile e Angelo Moretti del Laboratorio hanno ascoltato le relazioni dei referenti di questi soggetti sociali.

L’idea è quella di ascoltare la cittadinanza e le sue voci più attive per poi dar vita a un programma per il rilancio della città. 

Oggi sono state affrontate da parte delle associazioni progetti e programmi di interesse collettivo che la giunta del sindaco Clemente Mastella non affronterebbe affatto oppure affronterebbe con misure e idee inadeguate.

Tra i diversi dossier aperti sul tavolo di confronto, la Lipu di Marcello Stefanucci ha voluto affrontare la questione del depuratore che la Città insegue da tempo, dal 2005 ma che non riesce a concretizzare. AltraBenevento con Gabriele Corona ha invece posto l’accesso su alcun temi di ordine urbanistico, in particolare sulle iniziative assunte da imprese dell’avellinese e del casertano sul territorio del capoluogo sia per quanto riguarda la costruzione di civili abitazioni, sia per la realizzazione dell’ennesimo centro commerciale. Corona si è invece soffermato in particolare sulla vicenda della richiesta di abbattimento dell’ex sede dell’Inps, accanto all’Istituto magistrale “Guacci” per realizzare al suo posto un ipermercato, cosa che sarebbe in contrasto, a detta di Corona con le norme e gli strumenti urbanistici vigenti.

Altro tema in discussione è stata la questione della dichiarazione dell’acqua quale bene comune, oggetto nei mesi scorsi di una raccolta firme per lo svolgimento di un referendum consultivo contro la gestione privatistica del bene. L’associazione Acqua Bene Comune, in tal senso, ha affermato il proprio rammarico per non aver visto inserito all’ordine del giorno dei lavori del Consiglio Comunale tale questione ed ha annunciato una mobilitazione sull’argomento in caso di ulteriore mancanza.

Michelangelo Fetto della Solot, infine, ha mostrato tutto il proprio dissenso per l’idea lanciata ieri dal sindaco di voler chiudere, dal prossimo anno, le scuole il sabato -“non è privandoci della cultura che si contrasta l’inquinamento dell’aria”. e per lo stato di degrado del teatro Comunale: “Ormai è diventato il Quisisana, con finestre spalancate e ogni volta che ci sono fondi disponibili questi vengono dirottati per altre questioni”.