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Finalmente qualche buona notizia per la Campania, dove le rapine in banca  nel 2016 sono calate del 3,1%.  A renderlo noto è l’indagine condotta da Ossif, il Centro di ricerca in materia di sicurezza. Un trend positivo che si estende anche ad altre regioni d’Italia dove  anno sono calate del 32,8% passando dalle 536 del 2015 alle 360 del 2016. La diminuzione conferma il trend positivo già registrato negli ultimi anni: dal 2007 ad oggi, infatti, gli attacchi sono crollati del 90%, (passando da 2.972 ai 360 del 2016). In calo anche il cosiddetto indice di rischio  cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli che è passato da 1,8 del 2015 a 1,2 del 2016. Sempre nel 2016, nessun colpo in banca in Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Le rapine sono diminuite in: Abruzzo (-33,3%, da 9 a 6), Basilicata (-83,3, da 6 a 1), Calabria (-12,5%, da 8 a 7),  Emilia Romagna (-39,7%, da 68 a 41), Lazio (-50%, da 70 a 35), Liguria (-16,7%, da 12 a 10), Lombardia (-21,3%, da 75 a 59), Marche (-52,9%, da 17 a 8), Puglia (-41,9%, da 31 a 18), Sicilia (-33,3%, da 78 a 52), Toscana (-44,6%, da 56 a 31), Umbria (-44,4%, da 9 a 5), Veneto (-28,6%, da 28 a 20). Aumenti si sono invece verificati in: Molise (con 3 rapine da 0) e Piemonte (con 33 rapine da 30). Questo calo si è reso possibile  anche grazie al fatto che le banche italiane investono ogni anno oltre 600 milioni di euro per rendere le proprie filiali ancora più protette e sicure. Adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e formando i propri dipendenti anche attraverso un’apposita guida antirapina che recepisce i suggerimenti delle forze dell’ordine.