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Avellino – E’ diventato difficile per il Consiglio Comunale di Avellino ritrovarsi in aula anche per la seconda convocazione. I lavori della prima seduta, quella di venerdì pomeriggio, si sono aperti con le interrogazioni che hanno fatto registrare la riproposizione di vecchi argomenti, la questione del decoro urbano e quella relativa alla manutenzione del verde; la questione delle nomine al Teatro Carlo Gesualdo ed ancor quella del contenzioso per lo stadio Lombardi Partenio con la società sportiva biancoverde del presidente Taccone. Ma appena terminato il tempo delle interrogazioni, si sono susseguiti gli appelli, per ben tre volte tra la confusione generale A quello sollecitato dal consigliere di opposizione Lino Pericolo, i consiglieri presenti in Assise sono risultati essere 12 dei 17 che inizialmente avevano garantito l’avvio dei lavori.

Un segnale di debolezza e di incongruenze che ancora una volta la maggioranza di Piazza del Popolo ha restituito dimostrando la sua attitudine a defilarsi piuttosto che ad affrontare questioni snodali per l’attività di una amministrazione il cui destino sembra segnato definitivamente. L’auspicio dei pochi cittadini che ancora assistono alle sedute è che al più presto l’era Foti e della sua Giunta volgano al termine.

Ma i segnali di insofferenza cominciano a palesarsi in maniere sempre più prepotente tra i consiglieri della maggioranza e del Pd. E’ il caso dello stesso capogruppo Geppino Giacobbe che, qualche giorno fa, ci ha palesato la ferma intenzione a lasciare e a cedere il posto ad altri ritenendo, in questo modo, di interpretare il volere dei consiglieri del suo gruppo.

“Per quanto mi riguarda ribadisco il mio disappunto per le tante assenze che ogni volta registro alle riunioni di maggioranza e che promuovo con l’intento di arrivare in aula in maniera compatta. Invece ogni volta registro assenze e distrazioni. Sono pronto a fare tre passi indietro e a lasciare ad altri il ruolo di capogruppo; del resto io non sono stato eletto, ho solamente assunto questo ruolo per spirito di appartenenza al partito e per cercare di portare avanti una barca al cui timone nessuno voleva mettersi. Non è però più pensabile che io continui a fare riunioni con quattro o cinque consiglieri. La maggioranza andrà avanti, ne sono convinto, bisogna però vedere in che modo. Se le persone pensano di decidere da sole, mi riferisco ai consiglieri del mio gruppo e della maggioranza, lo facciano, ma a queste condizioni io non ci sto”.

Solite beghe, direbbe qualcuno, a cui questa maggioranza ci ha abituati dal primo giorno del suo insediamento. Ma qualcosa si sta cominciando a rompere in maniera irreparabile, e lo scricchiolio comincia a fare più rumore. Ha certo fatto rumore l’intervento della Consigliera Ida Grella, ex capogruppo della maggioranza, che ha presentato una interrogazione “inusuale” come l’ha definita, rivolta al suo Sindaco e alla Giunta sulla vicenda del Teatro Carlo Gesualdo a prescindere dalla legittimità delle ultime nomine fatte. Insomma il consigliere Grella aspetta ancora di conoscere dall’Assessore competente, dal Sindaco e dal segretario quali sono le competenze trasferite al Comitato di Gestione del Gesualdo e a che punto è la ricognizione fatta dal consulente Terracciano.

Una richiesta che restituisce la lentezza con cui si muove la macchina amministrativa in Piazza del Popolo. Ma che allo stesso tempo restituisce la difficoltà di molti consigliere a difendere posizioni indifendibili. Questo lo scenario nel quale dalle 17.30 di lunedì, 12 giugno, dovrebbe riprendere la sessione consiliare con le tre sedute fissate anche per martedì13 giugno e giovedì 15 giugno in seconda convocazione.

All’ordine del giorno ben 18 argomenti ancora da trattare. I lavori dovrebbero riprendere con le mozioni. Tre quelle presentate dai Consiglieri Festa, Negrone. Genovese, Palumbo e Salvatore Cucciniello: la prima per la istituzione di un centro operativo di protezione civile  e per la casa del volontariato presso la struttura comunale di Rione Parco un tempo sede del comando della Polizia Municipale; la seconda per l’utilizzo dei finanziamenti pubblici e per l’assegnazione ed occupazione per gli alloggi comunali realizzati attraverso il programma di sostituzione edilizia; la terza per l’utilizzo del finanziamento di circa 18 milioni di euro ottenuto dal bando per le periferie,  per l’impegno da parte dell’amministrazione ad affidare a tecnici interni alla struttura comunale gli incarichi professionali e/o di utilizzare, se necessario, e per la procedura dell’affidamento attraverso il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.. Ill consigliere Costantino Preziosi illustrerà, invece, l’ordine del giorno in merito all’Ufficio tributi e per eventuali indicazioni o proposte migliorative.

Quindi il Civico consesso dovrebbe occuparsi della questione relativa  al Piano operativo di razionalizzazione delle Società Partecipate; delle determinazioni sul complesso Ex- Gil –  Casa della Cultura cinematografica Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio;  della vicenda dell’istituzione del mercato di Via Acciani; dell’approvazione del regolamento sale da gioco e giochi leciti per la prevenzione e il contrasto alle ludopatie; dell’elenco delle aree a verde del Comune di Avellino; il regolamento  in materia di accesso civico e accesso generalizzato. E arriveranno in aula pure diverse sentenze in materia di contenzioso e debiti fuori bilancio.

Intanto per domani mattina alle 11.30 è stata convocata la Conferenza dei Capigruppo con all’ordine del giorno: Acquisizione e discussione sui chiarimenti del Segretario Generale sulle nomine dei componenti del Comitato di Gestione del Teatro “C. Gesualdo”. Proprio il segretario generale Riccardo Feola si era impegnato a consegnare già nella mattinata di venerdì scorso il suo parere e quello dell’Ufficio legale interno in merito alla presunta illegittimità della nomina dei componenti del Comitato di Gestione dell’Istituzione Teatro Comunale C. Gesualdo al presidente del Consiglio Comunale e al Presidente della Commissione Trasparenza. Ad oggi nessun parere è stato ancora consegnato.