Tempo di lettura: 3 minuti

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, in merito ai gravi episodi segnalati dai residenti del Parco Mascagna a Napoli, esprime profonda preoccupazione per una vicenda che va ben oltre il singolo fatto di cronaca e tocca nodi essenziali della convivenza democratica e del patto educativo tra istituzioni e cittadini.
“Quanto accade da mesi in uno dei quartieri storicamente più attenti alla qualità della vita urbana e alla partecipazione civile, dimostra come nessun contesto sia immune da processi di degrado se viene meno la cura condivisa del territorio e la funzione pedagogica delle istituzioni. Non si tratta semplicemente di episodi di vandalismo o di comportamenti giovanili devianti, ma del sintomo di una fragilità sistemica che coinvolge la rete educativa nel suo complesso. La dimensione del disagio espresso attraverso l’aggressività e l’arroganza – spesso ostentate in pubblico e percepite come prive di conseguenze – interroga il ruolo formativo della scuola, la tenuta delle relazioni sociali, la capacità delle politiche pubbliche di intercettare e prevenire fenomeni di marginalità e scollamento culturale. È necessario ribadire con fermezza che la sicurezza non si costruisce soltanto con la sorveglianza, ma anche – e soprattutto – attraverso la restituzione di senso ai luoghi, alle parole, ai gesti quotidiani di responsabilità. Spazi come il Parco Mascagna devono tornare a essere luoghi educativi, in cui le giovani generazioni possano riconoscere la presenza vigile e accogliente di una comunità che si fa carico, con autorevolezza e coerenza, della trasmissione di valori condivisi. Occorre contrastare l’idea che il bene comune sia “terra di nessuno”, e restituirgli invece la dignità di spazio civico in cui si costruisce il rispetto reciproco.”
Il Coordinamento  ribadisce l’urgenza di un’azione istituzionale coordinata e strutturale, che non si limiti a rincorrere le emergenze ma sappia intervenire in modo lungimirante, favorendo percorsi stabili di educazione alla legalità, di prevenzione del disagio giovanile e di inclusione sociale. In questa prospettiva, il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani conferma la propria disponibilità a promuovere sinergie operative con le istituzioni scolastiche, le amministrazioni locali e le realtà associative e culturali presenti sul territorio, nella convinzione che solo un’azione educativa integrata e sistemica possa generare risposte efficaci e sostenibili rispetto ai fenomeni di disagio giovanile, disaffezione civica e progressivo disimpegno sociale. “Il concetto di sicurezza, in tale quadro, non può essere ridotto alla sola dimensione del controllo, ma va inteso come esito di un processo partecipato di costruzione del legame sociale e della responsabilità collettiva. Soltanto attraverso politiche educative inclusive e orientate alla cittadinanza attiva sarà possibile rispondere in modo strutturale e democratico all’appello lanciato dalla comunità del Vomero, trasformando un contesto di vulnerabilità in un’opportunità di ricomposizione civica”.