Tempo di lettura: 2 minuti

Un terreno di oltre 6.000 metri quadrati trasformato in discarica di materiali inerti da parte di un’azienda attiva nel settore dell’edilizia pubblica e privata. Tutto in maniera abusiva. È quella sequestrata a Casoria, nella zona del Cantariello, nell’ambito di un’operazione interforze coordinata nell’ambito del protocollo “Terra dei fuochi”. Tutto ha avuto origine da una segnalazione effettuata da una pattuglia dell’Esercito Italiano impegnata nel controllo del territorio. Da quel momento è partita un’attività sinergica che ha visto coinvolti gli agenti della polizia locale di Casoria, i carabinieri della stazione di Arpino, la polizia di Stato di Afragola e i militari del raggruppamento Campania dell’Esercito.

Le indagini, coordinate dal comandante della polizia locale di Casoria Giuseppe Sciaudone e dal vicecomandante Paolo Borzillo, hanno permesso di identificare i presunti responsabili, che sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per gestione illecita e abbandono di rifiuti. Il terreno, pari a 6060 metri quadrati, da ciò che si apprende dovrà essere oggetto di bonifica ambientale a carico dei trasgressori: “Il lavoro meticoloso della nostra polizia locale – ha dichiarato il sindaco di Casoria, Raffaele Bene – in piena collaborazione con le altre forze dell’ordine, dimostra quanto sia importante la presenza sul territorio e la vigilanza costante per contrastare ogni forma di illegalità ambientale. Ringrazio tutte le forze coinvolte per la professionalità dimostrata. Casoria non farà sconti a chi inquina”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore alla sicurezza, Antonio Ricciardi: “La lotta all’illegalità ambientale resta una priorità. Difendere il nostro territorio significa tutelare la salute e il futuro dei cittadini”.