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Napoli – San Martino a Napoli, San Giacomo a Capri, San Lorenzo a Padula. Tre certose, un unico itinerario turistico culturale sulle tracce del sacro ma non solo. Questo è “Il Cammino delle certose – i percorsi dell’anima”, proposto della Regione Campania, tra i progetti di eccellenza finanziati dal Ministero per i Beni Culturali, insieme al Polo museale della Campania.

“E’ un itinerario di grande fascino che unisce in un unico percorso culturale tre simboli di straordinaria spiritualità – ha detto il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso della conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alla Promozione turistica Corrado Matera, la Direttrice del Polo Museale della Campania Anna Imponente, la Direttrice del settore Turismo e Cultura Rosanna Romano. – E’ una proposta di grande fascino nell’ambito di una stagione da record per il turismo culturale della nostra Regione. Da Caserta a Pompei, da Paestum a Ercolano fino a Capodimonte registriamo presenze incredibili di visitatori che finalmente possono apprezzare fino in fondo la bellezza sconfinata di questi siti”.

Interessante il programma che coinvolgerà al tre certose: a San Martino, opere del ‘6-700 che prendono spunto dal tema biblico della Giuditta di Oloferne (soggetto dell’affresco di Luca Giordano nella Cappella del Tesoro, di cui saranno esposti per la prima volta disegni preparatori provenienti dagli Uffizi di Firenze), in dialogo con maestri del contemporaneo quali Lucio Fontana, Alberto Burri, Anish Kapoor. A Capri, il dibattito religioso parte dall’installazione del “Leviticus” di Hermann Nitsch, protagonista dell’azionismo viennese, e passa attraverso una selezione di icone russe da viaggio in bronzo smalto provenienti da una collezione privata e le incisioni di Vittorio Pavoncello sulla Bibbia ebraica e due due opere di Vettor Pisani. Infine a Padula, che da tempo accoglie opere contemporanee, la performance di Vanessa Beecroft del titolo Thirteen Christs che raccoglierà il 14 luglio prossimo 13 performer selezionati dell’artista per una coreografia imponente con 300 interpreti, ma anche lavori di Spalletti, Emblema, Sanna, Dompè.