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Benevento – Anche nel capoluogo sannita, come in tutta Italia, la Federazione del Sociale USB ha indetto un presidio dinanzi gli uffici del Centro per l’Impiego per: “spezzare le catene della povertà e dei bassi salari e ribadire la volontà di richiedere un reddito slegato da servizi sociali, vincoli di cittadinanza e familistici, capace di garantire una base di vita degna e la possibilità di rifiutare contratti al ribasso”

Da anni in Italia assistiamo a un impoverimento generale delle fasce popolari. La privatizzazione dei servizi pubblici,  case popolari, trasporti, sanità, istruzione, comporta costi della vita sempre più alti, a cui non corrisponde una crescita dei salari e dell’occupazione”. Queste le parole dei presenti al presidio che hanno evidenziato la necessità di istituire una misura di sostegno al reddito che permetta:  “di respirare, di alzare la testa”.

Vogliamo un reddito per tutti che possa rompere il ricatto del lavoro nero, sottopagato e della disoccupazione dilagante”. Così Cosimo Pica della Federazione del Sociale USB di Benevento, che insiste: “Siamo qui anche per lanciare la manifestazione nazionale del 13 giugno a Roma, a Palazzo Montecitorio, per imporre al Parlamento e a qualsiasi governo risulterà dalle faticose consultazioni la voce e le necessità dei settori popolari”

Il Movimento 5 Stelle durante la campagna elettorale – conclude Cosimo Pica – ha fatto la sua fortuna con il reddito di cittadinanza. Ora per noi è arrivato il momento di chiedere il conto e rilanciare.  Il reddito di cittadinanza deve essere svincolato dall’obbligo di accettare qualsiasi tipo di lavoro ma anche dai vincoli della cittadinanza. Ciò perché i diritti e la dignità devono essere per tutti al di là della provenienza geografica”.