- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Oltre 500 cessioni di stupefacente in 9 mesi di indagini e, soprattutto, il coinvolgimento di tanti minori. Tutto è partito da una denuncia della stazione dei carabinieri di Maiori del settembre 2015 e, poi, portata avanti dal Nucleo Operativo di Amalfi con il Comando provinciale. Un’ indagine che nasce sul solco della precedente “Isola Felice” ma con alcune differenze non di poco conto.

“Isola Felice aveva disvelato un’organizzazione ben strutturata. L’indagine Rewind invece ha messo in luce  tanti microsistemi criminali separati e indipendenti tra loro ma anche collegati. Nel senso che il consumatore se non trovava la droga in quel contesto veniva consigliato dove approvvigionarsi”. Queste le prime parole del Capitano Roberto Martina della Compagnia dei Carabinieri di Amalfi a margine della conferenza stampa celebrata questa mattina in relazione al blitz antidroga Rewind.

Ventidue le misure cautelari emesse dalla Procura della Repubblica di Salerno di cui quattro in carcere, tredici ai domiciliari e cinque con l’obbligo di firma.

Abbiamo avuto un ottimo riscontro dal blitz dichiara il Capitano Martina . Ventinove le perquisizioni che hanno avuto esito positivo questa mattina ed e stato trovato dello stupefacente su nove degli indagati ma soprattutto venticinque SIM intercettate a comprova del fatto che le intercettazioni non erano state vane. Le difficoltà in Costiera è quella di fronteggiare un humus di fiancheggiatori che avvisano gli spacciatori della presenza delle pattuglie presenze del territorio. Erano velocissimi nel comunicare e avvertire della nostra presenza”.

Protagonisti anche giovanissimi criminali: “Sicuramente anche dei minori erano protagonisti in maniera attiva e passiva del microsistema. Infatti, cinque spacciatori  sono indagati e altri diciotto consumatori son o stati segnalati”.

Nel video le immagini del blitz dei Carabinieri