- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

Prestò i soldi ad un collega imprenditore, ma ben presto iniziò a chiedere interessi sempre più alti, fino ad essere denunciato dalla vittima. Oggi, per Antonio Corrado, titolare di una ditta di autotrasporti di Alife, nell’Alto-Casertano, è arrivata anche la condanna a quattro anni di carcere. A disporla il collegio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduto da Luciana Crisci. Il processo era nato dopo che la vittima, piccolo imprenditore edile, aveva denunciato nel 2012 ai carabinieri la condotta da usuraio di Corrado. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Vincenzo Quaranta, aveva portato il presunto strozzino sotto processo. La vittima, difesa dall’avvocato Raffaele Crisileo, si è poi costituita parte civile. Secondo quanto emerso durante il dibattimento, il costruttore conobbe Corrado a causa di alcuni lavori edili effettuati nell’abitazione e nella ditta di quest’ultimo. Successivamente la vittima, in difficoltà economiche, si rivolse a Corrado che si offrì di aiutarlo. Ben prestito, il prestito è lievitato a causa di interessi del 20% ogni quattro mesi, per i quali Corrado ha preteso continuamente titoli a garanzia; ad un certo la vittima, stanca di pagare, si è rivolta ai carabinieri.