- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

NAPOLI – Ha scelto di essere processato con il rito ordinario Luca Materazzo, il 36enne accusato di aver ucciso con trenta coltellate il fratello Vittorio il 28 novembre del 2016 a Chiaia, salotto buono della città di Napoli. Oggi, davanti al gup ha scelto di essere processato con il rito ordinario, rischiando l’ergastolo, ma avendo più possibilità di difendersi. Lo hanno riferito gli avvocati Gaetao e Maria Luigi Inserra che lo assistono dal giorno in curo è stata emessa nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio pluriaggravato. Dall’otto dicembre del 2016, quando cioè furono repertati i vestiti ritrovati lungo una discarica a cielo aperto, e usata dal killer per nascondere i vestiti, Luca fece perdere le sue tracce. Fuga finita quasi due anni dopo a Siviglia il 3 gennaio quando fu catturato in un bar dove faceva il cameriere.  Si annuncia lungo e comoplicato a causa dei tanti testimoni che certamente saranno chiamati a testimoniare, prima tra tutti la vedova e le sorelle, che si sono costituite parte civile nel processo che vede il loro congiunto alla sbarra che però si processa innocente. Il movente, per la Procura, è legato a dissidi economici, mentre per Luca contro di lui è stato ordito un complotto.