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Napoli –  L’ospedale Cto di Napoli ritrova il suo pronto soccorso. Il primo paziente è arrivato intorno alle 7 di stamattina, circa un’ora prima dell’orario di apertura e in netto anticipo rispetto al taglio del nastro da parte del governatore Vincenzo De Luca. Il vecchio punto, solo ortopedico, era stato chiuso nel 2011 e oggi ha riaperto al pubblico come pronto soccorso medico-chirurgico a impronta ortopedica e ad accesso diretto. La struttura può contare su 130 posti letto, grazie all’appoggio degli ospedali Monaldi e Cotugno, compresi anch’essi nell’Azienda dei Colli. «Puntiamo a raggiungere i 40-50mila accessi all’anno», spiega il commissario straordinario dell’Azienda Giuseppe Matarazzo, sottolineando la modernità della struttura, che si arricchisse della funzione Triage con Osservazione breve intensiva con quattro posti letto e del reparto di Medicina d’urgenza, dotato di 18 posti.

Più che soddisfatto per il risultato raggiunto il presidente della Regione Vincenzo De Luca: «Si tratta di un punto di svolta per la sanità campana. Torna a funzionare il pronto soccorso del Cto, la cui chiusura anni fa è stata quasi un delitto, compiuto sulla base di una scelta irresponsabile nei confronti dei cittadini di Napoli e della Campania, e offensiva per le professionalità straordinarie che operano qui. C’e’ il pronto soccorso del Cardarelli e tra qualche mese avremo il terzo punto generalista all’Ospedale del Mare». Sul fronte della risorse, De Luca ribadisce che «abbiamo recuperato centinaia di milioni e, grazie ai consuntivi che non venivano approvati dal 2013, possiamo utilizzare le risorse, a cominciare da quelle ex articolo 20 per l’edilizia ospedaliera». Assicura poi che «si sono recuperati 40-50 punti nella griglia Lea, che nel 2015 vedeva la Campania ultima in Italia». Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero del consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli: «L’apertura definitiva del pronto soccorso del Centro traumatologico ortopedico rappresenta una boccata d’ossigeno per gli altri pronto soccorso napoletani, a cominciare chiaramente da quello del Cardarelli che rimane il preferito da quanti hanno bisogno di assistenza medica urgente. Ora chi avrà bisogno di cure ortopediche urgenti per traumi potrà rivolgersi al Cto che è un’eccellenza nell’ortopedia. Abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti nell’ampliamento e nel miglioramento dell’offerta sanitaria in Campania, ma non bisogna fermarsi e continuare a lavorare per arrivare alla piena operatività dell’Ospedale del Mare, a cominciare proprio dal pronto soccorso che potrà rispondere alle esigenze di tutta l’area orientale di Napoli e dei comuni della provincia che gravitano intorno a quella zona». Esprimono invece forti perplessità i 5 Stelle in Regione: «Non è chiara – ragiona la consigliera Valeria Ciarambino – la logica con la quale De Luca definisce le priorità nell’organizzazione della sanità regionale. Si è scelto di attrezzare e rendere operativo il pronto soccorso di un ospedale come il Cto, la cui inaugurazione questa mattina è stata salutata dal governatore come una svolta epocale per la sanità a Napoli e in Campania, sebbene parliamo di un presidio carente di importanti specialità. Non si potrà infatti assicurare assistenza h24 né per la chirurgia né per i traumi cranici. Avrebbe avuto più senso che un’operazione del genere fosse stata fatta al Monaldi, che a differenza del Cto ha tutte le specialità. Si consolidano posizioni di privilegio – prosegue – in un nosocomio che De Luca gestisce come una clinica privata, mentre si è perso il conto degli annunci di date di apertura del pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, per rendere operativo il quale è stata smantellata la gran parte dei presidi ospedalieri del centro storico, su tutti il Loreto Mare».