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Napoli – Da questa mattina studenti, migranti, lavoratori, disoccupati, comitati ed associazioni sono in marcia. Partite da corso Umberto, numerose persone fanno sentire la propria voce protestando contro i molteplici atti di razzismo e disuguaglianza che accadono quotidianamente nel nostro paese.

Tutti i partecipanti, che si muovono sotto le note dei 99 Posse, storico gruppo napoletano fondatore del primo centro sociale cittadino, si alternano ai megafoni per esprimere il proprio dissenso urlando slogan in francese, inglese, arabo e italiano. Migranti e studenti in prima linea contro il Governo. “Sono italiano, sono napoletano e se non guadagnassi 2 euro al giorno non sarei qui. Non sono africano, sono napoletano smettete di trattarci male”, grida un migrante. “Noi non siamo la Buona scuola” dice invece uno degli studenti scesi in piazza per manifestare il ministro dell’Istruzione. “Giustizia per Bobb” gli fa eco un altro liceale facendo riferimento il diciottenne del Gambia ferito venerdì scorso a Gricignano d’Aversa.

“Oggi succede qualcosa di straordinario tutti gli esclusi del mondo, quelli che non hanno voce, si riprendono la parola per chiedere una vita dignitosa – dice uno degli organizzatori della marcia – Siamo quelli che lavorano a nero, quelli che vivono reclusi nei centri, quelli senza casa, quelli che subiscono le decisioni dei potenti. Ma da oggi qualcosa cambia”. Ancora non è possibile stabilire il numero esatto dei partecipanti, ma secondo la Digos vanno ben oltre le migliaia.