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Cava De’ Tirreni (Sa) – È stato ammesso a finanziamento per l’intero importo di 700 mila euro, dall’Agenzia per la Coesione Territoriale, che fa capo alla Presidenza della Repubblica,  il Progetto Caesar II, proposto dal Comune di Cava de’ Tirreni, che prevede  interventi volti al trasferimento, all’evoluzione e alla diffusione di buone pratiche attraverso Open Community PA 2020. Risultato di grande prestigio: Cava prende un finanziamento più cospicuo di grandi Comuni (Roma, Torino, Genova ecc…) ed è esempio virtuoso in Regione; nella stessa graduatoria la Provincia di Salerno ha ottenuto un risultato più basso e non è stata ammessa a finanziamento così come il Comuni di Avellino e di Guardia Sanframondi (Benevento); il Comune di Cercola non è stato ammesso per punteggio insufficiente mentre il Comune di Fisciano e la Regione Campania non sono stati ammessi nemmeno alla valutazione tecnica.  

Il progetto di cui Cava de’ Tirreni è capofila è stato realizzato con l’Università Federico II di Napoli, la Regione Campania, la Regione Sicilia e il Comune di Grumento ed è risultato al 7° posto nella graduatoria nazionale. “Controllare, mitigare e gestire l’Emergenza Sismica: Analisi costi-benefici e multi-criterio di scenari di impatto per la Riduzione del Rischio e l’incremento della Resilienza” sono gli obiettivi di Caeser II per lo sviluppo di buone pratiche nella gestione delle problematiche legate al rischio sismico. Un’iniziativa che, attraverso l’Università, permetterà a Cava de’ Tirreni ed ai partner, di accedere a una serie di fondi, per una soglia massima di circa 12 milioni di euro, da utilizzare per la pianificazione delle progettualità che saranno messe in campo. 

“Questo finanziamento – afferma l’Assessore al governo del Territorio, Giovanna Minieri – è certamente un risultato che dà la misura dell’impegno dell’Amministrazione Servalli nella innovazione e nelle buone pratiche nel campo ambientale e amministrativo quale attrattore di nuove forme di finanziamento attraverso partnership prestigiose. In questo modo arricchiamo gli strumenti a disposizione per il controllo e la gestione dell’emergenza e apriamo la nostra città a nuove prospettive e collaborazioni in ambito nazionale”.