- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno – Colpì il rivale in amore con un fendente al collo, poi si diede alla fuga lasciandolo morire dissanguato. L’italo – tunisino Mrabet Nezar 25 anni, residente a Castellabate,  il 26 ottobre comparirà dinanzi ai giudici della Corte D’Assise di Salerno con l’accusa di aver ucciso il 20enne Marco Borrelli. Il giovane ha scelto di essere processato con il rito dell’abbreviato. Nel procedimento penale si sono costituiti parte civile i familiari del ventenne difesi dagli avvocati Franco e Damiano Cardiello. Era il pomeriggio del 7 aprile scorso quando il corpo senza vita di Marco Borrelli fu ritrovato in zona isolata, nel pressi del Parco Le Ginestre. La morte risaliva al giorno precedente.  Alla base dell’omicidio la gelosia: Borrelli aveva una relazione con la ex di Nezar il quale non riusciva ad accettare la fine della relazione con la donna dalla quale aveva anche avuto un bimbo. 

Dalle indagini emerse che l’italo tunisino avrebbe dato appuntamento a Borrelli dinanzi alla chiesa del Sacro Cuore ad Agropoli per un chiarimento. I due si sono incontrati in una traversa del Lungomare San Marco e hanno cominciato a discutere. Dalle parole si è passati ai fatti, Mrabet Nezar ha tirato fuori dalla tasca un coltello ed ha colpito il ventenne al collo. Subito dopo si è allontanato, ma prima ha provveduto a spegnere e gettare in un cestino il cellulare di Marco Borrelli. Quest’ultimo prima di morire aveva inviato un messaggio al padre dicendo che qualcuno voleva ucciderlo. Dopo la denuncia del genitore circa la scomparsa del figlio scattarono immediatamente le ricerche. Il corpo del giovane fu trovato solo il  giorno seguente: un uomo che stava facendo una passeggiata con il cane lo scorse tra la vegetazione. Le indagini si concentrano quasi subito sul 25enne che successivamente confessò.