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Intervento di chirurgia estetica in condizioni igieniche assenti e con un post intervento complesso e doloroso per un 33ennne salernitano. Il pubblico ministero del tribunale di Salerno ha chiesto per Bruno Giustiniani e l’infermiera Gioconda Pappalardo, difesi da Ugo Della Monica, una pena di un anno e due mesi ciascuno. Vittime del danno di chirurgia estetica è stato F. S. 33 anni di Salerno, assistito da Annalisa Buonadonna.

I fatti risalgono al 2011. Era il 24 giugno quando il giovane, dopo essersi sottoposto a dei controlli, viene sottoposto a un intervento di ginecomastia, ovvero la riduzione del petto. L’intervento, così come denunciato dallo stesso paziente, fu effettuato presso l’abitazione via Casa Manzo del dottor Giustiniani e “senza acquisire alcun consenso al trattamento medico”. A seguito dell’operazione il paziente ha riportato delle lesioni consistenti in delle cicatrici alle spalle nonché dolore.

Al danno si è aggiunta la beffa. A seguito della ginecomastia, il giovane non ha avuto nessuno dei benefici sperati. Il petto non si è affatto ridotto. Ad assistere il chirurgo estetico nell’intervento vi sarebbe stata Gioconda Pappalardo, la quale aveva mansioni di anestesista e infermiera. Giustiniani e Pappalardo sono anche  accusati di gestire una struttura sanitaria priva di ogni autorizzazione. Tale struttura, di fatto, era ubicata al piano sotterraneo dell’abitazione del medico e in tale luogo avrebbero effettuato l’intervento chirurgico in assenza delle condizioni igienico sanitarie prescritte.