Svolta nel procedimento per evasione fiscale e false fatturazioni che coinvolgeva diversi imprenditori. Il Tribunale del Riesame di Benevento ha infatti annullato il decreto di sequestro preventivo disposto dal Gip del Tribunale sannita, ordinando il dissequestro di tutti i beni che erano stati precedentemente sottoposti a misura cautelare. Gli indagati erano accusati di aver orchestrato un sistema di false fatturazioni per eludere il fisco. A loro carico erano stati sequestrati immobili, quote societarie e somme di denaro presenti su diversi conti correnti.
Il sequestro è stato annullato a sette imprenditori dei dodici indagati nell’ambito di una più ampia inchiesta coordinata dalla Guardia di Finanza, che ha riguardato soggetti residenti tra Montesarchio, Airola, Forchia, Venticano, Grottaminarda, Giugliano e Casoria. Complessivamente, l’indagine aveva portato a sequestri per 2,5 milioni di euro, equivalenti – secondo gli inquirenti – all’ammontare delle imposte evase attraverso il presunto sistema fraudolento.
L’annullamento arriva dopo una lunga battaglia legale, nella quale la Corte di Cassazione aveva già accolto un ricorso della difesa disponendo l’incompetenza territoriale del Gip di Napoli Nord, precedentemente investito del caso. Il fascicolo era così tornato al Gip di Benevento, che aveva confermato i sequestri, poi oggi definitivamente annullati dal Riesame. Gli indagati nel procedimento sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Vittorio Fucci, Ettore Marcarelli, Mario Griffo, Carmen Esposito, Giovanni De Blasio, Fulvia Pisaniello e Carmelo Sandomenico.